SAP, il CEO McDermott lascia: al suo posto due giovani co-CEO
Il CEO Bill McDermott lascia SAP improvvisamente, dopo nove anni alla guida del colosso del software tedesco. McDermott (58 anni) era entrato in SAP nel 2002 come CEO di SAP North America, ed è stato l’artefice del decollo del business di SAP oltreoceano. Sarà sostituito con effetto immediato da una coppia di giovani co-CEO: Jennifer Morgan, 48 anni, in SAP da 15 anni e in precedenza presidente del SAP Cloud Business Group, e Christian Klein, 39 anni, che era Chief Operating Officer ed è entrato in SAP da studente vent’anni fa.
In multinazionali di queste dimensioni la nomina di due co-CEO è piuttosto rara, ma non è la prima per SAP, che nel periodo 2010-2014 ha avuto come co-CEO lo stesso McDermott e Jim Hagemann-Snabe, oggi chairman di Siemens. Come in quella occasione, anche in questa i co-CEO saranno un americano (stavolta un’americana) e un tedesco, a simboleggiare le due principali anime di SAP come multinazionale globale.
È inusuale anche che una transizione a livello di CEO sia così improvvisa e immediata, ma per ora non se ne conoscono i motivi: il comunicato di SAP precisa solo che McDermott ha deciso di non rinnovare il suo contratto.
“SAP non sarebbe l’azienda che è oggi se non ci fosse stato Bill McDermott”, dichiara nel comunicato Hasso Plattner, co-fondatore di SAP e attualmente chairman of the Supervisory Board SAP SE. “Bill e io abbiamo preso oltre un anno fa la decisione di ampliare i ruoli di Jennifer e Christian nell’ambito di un processo di lungo termine per fare di loro la nuova generazione dei nostri leader”.
“Qualunque CEO sogna di essere in grado di guidare la transizione di un’azienda alla sua nuova generazione da una posizione di forza”, aggiunge McDermott nel comunicato. “Ora è il momento per tutti di cominciare un nuovo capitolo, sono sicuro che Jennifer e Christian faranno un ottimo lavoro, li supporterò fino alla fine del 2019 e getteremo le basi per il 2020 e oltre”.
Sempre oggi SAP ha anche pubblicato l’annuncio preliminare dei risultati del terzo trimestre 2019, che mostrano un aumento annuo del 38% delle nuove sottoscrizioni Cloud (il 17% delle sottoscrizioni cloud del trimestre proviene da un solo cliente) e del 37% del fatturato Cloud, mentre il fatturato totale è cresciuto anno su anno del 13%, il profitto operativo del 36% e l’utile per azione del 28%. Risultati attribuiti anche alla strategia di “operational excellence” varata all’inizio dell’anno da McDermott, con l’obiettivo di risparmiare 750-850 milioni di euro l’anno.