L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Google e della sua capogruppo Alphabet in merito all’invio agli utenti della richiesta di consensi al “collegamento” dei servizi offerti.

Questa richiesta sembrerebbe infatti non fornire informazioni rilevanti (o le fornirebbe lacunose e imprecise) riguardo al reale effetto che il consenso produce sull’uso da parte di Google dei dati personali degli utenti. Stesse criticità esisterebbero sia riguardo alla varietà e alla quantità di servizi Google, rispetto ai quali può aver luogo un uso “combinato” e “incrociato” dei dati personali, sia riguardo alla possibilità di modulare (e quindi anche limitare) i consensi degli utenti solo ad alcuni servizi.

Google consensi utenti

Secondo l’Autorità, inoltre, Google utilizzerebbe tecniche e modalità di presentazione della richiesta di consenso, e anche di costruzione dei meccanismi di raccolta del consenso stesso, che potrebbero condizionare la libertà di scelta del consumatore medio. Il cliente sarebbe infatti indotto ad assumere una decisione commerciale che non avrebbe altrimenti adottato, acconsentendo all’uso combinato e incrociato dei propri dati personali tra la pluralità dei servizi offerti.

Un portavoce di Google fa sapere che la società analizzerà “i dettagli di questo caso e collaboreremo con l’autorità”.

Ricordiamo che il mese scorso la stessa Autorità ha inflitto una multa di 3,5 milioni di euro a Meta Platforms Ireland Ltd. e a Meta Platforms Inc. per due pratiche commerciali ingannevoli riguardo alla creazione e alla gestione degli account di Facebook e Instagram.