Da oggi le persone e le organizzazioni nell’Unione Europea hanno la possibilità di contestare le decisioni sui contenuti che vedono o pubblicano su tre delle principali piattaforme social attraverso il nuovo organismo indipendente Appeals Centre Europe.

Fino ad oggi, le decisioni su cosa fosse consentito sui social media erano principalmente nelle mani delle piattaforme stesse e dei governi, lasciando agli utenti finali poche opportunità di influenzare queste scelte. Utenti che, a meno di non avere i mezzi per intraprendere azioni legali, avevano ben poche possibilità di contestare le decisioni delle piattaforme.

Il Digital Services Act (DSA) sta cambiando questo scenario, garantendo agli utenti il diritto di contestare le decisioni delle piattaforme. La nuova legge obbliga le piattaforme a interagire in buona fede con organismi di risoluzione delle controversie come l’Appeals Centre, spostando così il potere verso gli utenti e offrendo loro maggiore controllo su ciò che vedono e pubblicano online.

Appeals Centre Europe

Per la prima volta, le persone potranno rivolgersi a un ente indipendente per contestare le decisioni prese dalle piattaforme, presentando reclami in diverse lingue ufficiali dell’UE. Inizialmente, le procedure dell’Appeals Centre saranno disponibili in inglese, francese, spagnolo, italiano, tedesco e olandese, con l’intenzione di espandere a più lingue in futuro.

Gli utenti o le organizzazioni che non concordano con la decisione di una piattaforma di rimuovere o lasciare online un contenuto potranno presentare una disputa tramite il sito www.appealscentre.eu, allegando una dichiarazione che descriva le loro preoccupazioni. A breve, verrà introdotta una tariffa simbolica di 5 euro per ogni reclamo, rimborsata in caso di esito favorevole. Tutti i reclami validi riceveranno una risposta.

L’Appeals Centre tratterà una vasta gamma di controversie tra cui bullismo, disinformazione, discorsi d’odio e immagini o video manipolati. Gli esperti valuteranno se la decisione presa dalla piattaforma sia coerente con le sue politiche, considerando anche i diritti umani.

In base al Digital Services Act, le decisioni dell’Appeals Centre non sono vincolanti, ma le piattaforme devono rispondere in buona fede. Nel tempo, le decisioni prese dall’Appeals Centre contribuiranno a individuare tendenze che potrebbero evidenziare problemi sistemici nella moderazione dei contenuti da parte delle piattaforme.