Incentivi Piano Transizione 5.0, la circolare del Mimit chiarisce criteri e modalità dei finanziamenti
Il piano Transizione 5.0, che abbiamo già approfondito in questo white paper, sta subendo un’evoluzione significativa, aprendo le porte a nuove opportunità di investimento per le imprese italiane. Grazie a una recente circolare operativa emanata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), il piano si estende ora a settori strategici come la formazione dei lavoratori e l’adozione di tecnologie informatiche avanzate per l’autoproduzione di energie rinnovabili.
Questa svolta rappresenta un passo importante verso la realizzazione di un’Industria 5.0 più sostenibile e digitale. Il Mimit ha chiarito che il sostegno alle imprese non si limiterà solo alla produzione di infrastrutture, come impianti e pannelli fotovoltaici, ma includerà anche lo sviluppo di software e applicazioni dedicati all’autoproduzione di energia pulita. Inoltre, il sistema previsto dal Ministero mira a incentivare economicamente le attività di formazione volte all’acquisizione o al consolidamento delle competenze dei lavoratori nella gestione di processi produttivi più avanzati ed efficienti.
Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, definendo Transizione 5.0 come “il primo piano in Europa con incentivi per le due transizioni, green e digitale, insieme con la formazione dei lavoratori”. L’obiettivo è quello di dare un impulso significativo agli investimenti delle imprese italiane, rendendole più competitive nel contesto globale.
Per accedere alle agevolazioni, le imprese dovranno presentare progetti di innovazione che prevedano investimenti in beni materiali e immateriali tecnologicamente avanzati, con l’obiettivo di raggiungere una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% dell’unità produttiva o del 5% se calcolata sul processo interessato dall’investimento. Solo a queste condizioni sarà possibile agevolare anche le spese di formazione e gli investimenti in impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo.
Il piano prevede tre fasce di benefici, con un’intensità del credito d’imposta modulata in nove aliquote fino a un massimo del 45%, in base all’ammontare degli investimenti e alla riduzione dei consumi energetici conseguita. Gli investimenti agevolabili dovranno essere effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, con la possibilità di completare gli oneri documentali entro il 28 febbraio 2026.
Proprio le novità al piano Transizione 5.0 apportate dalla circolare saranno al centro di un webinar gratuito il 18 settembre alle ore 17:00 organizzato da TeamSystem in collaborazione con Quine SRL, durante il quale saranno illustrate anche soluzioni software innovative che possono aiutare le imprese a ridurre i consumi, pianificare la produzione per ridurre i costi e identificare possibili anomalie nei consumi delle macchine.