Si dimette Krebs, il dirigente SentinelOne preso di mira da Trump. L’assordante silenzio degli altri vendor

Christopher Krebs, l’ex direttore della Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) licenziato nel 2020 dall’allora presidente Donald Trump, ha annunciato mercoledì le sue dimissioni dall’azienda di sicurezza informatica SentinelOne, in seguito a pressioni provenienti dalla Casa Bianca.
In una email pubblicata sul sito ufficiale di SentinelOne, Krebs ha spiegato di aver offerto le sue dimissioni la scorsa settimana, dopo che Trump aveva preso di mira sia lui che la società come parte di una campagna punitiva rivolta contro ex funzionari ritenuti “insufficientemente leali” nei confronti dell’ex presidente.
“Questa è una battaglia personale, non della società”, ha scritto Krebs nella sua comunicazione ufficiale. L’ex capo della CISA era stato licenziato da Trump nel novembre 2020 per aver rifiutato di avallare la falsa tesi, promossa dal presidente, secondo cui le elezioni sarebbero state truccate a favore dell’allora sfidante Joe Biden.
La scorsa settimana, Trump ha firmato un ordine che ha revocato i nulla osta di sicurezza sia a Krebs che ad alcuni dipendenti di SentinelOne. Non è mai stata resa pubblica una motivazione chiara per questo attacco diretto all’azienda, ma la mossa appare in linea con la strategia più ampia di Trump, intenzionato a sfruttare la forza del governo federale per colpire i propri oppositori politici.
All’interno della comunità della cybersecurity, molti hanno espresso solidarietà privata nei confronti di Krebs, ma pochi leader del settore hanno preso una posizione pubblica sulla vicenda. Reuters ha contattato 33 aziende specializzate in sicurezza informatica per raccogliere commenti sulle pressioni esercitate su Krebs e SentinelOne, ma nessuna ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali.
Nella sua email, Krebs ha descritto la decisione di lasciare SentinelOne, dove ricopriva il ruolo di Chief Intelligence and Public Policy Officer, come una scelta dettata dalla volontà di concentrare tutte le sue energie nel contrastare l’ordine firmato da Trump.
Un dirigente del settore, che ha preferito restare anonimo per timore di ritorsioni, ha commentato che l’accettazione delle dimissioni da parte di SentinelOne conferma all’amministrazione Trump che è possibile fare pressione e farla franca.
Non è ancora chiaro se l’uscita di scena di Krebs possa spingere la Casa Bianca a ripristinare i nulla osta di sicurezza dell’azienda e, al momento, SentinelOne non ha fornito aggiornamenti ufficiali sullo stato delle autorizzazioni. CISA ha scelto di non commentare le dimissioni di Krebs, mentre da Washington non è arrivata alcuna risposta alle richieste di chiarimento.
(Immagine in apertura: Shutterstock)