Percorso per il decennio digitale: il piano per realizzare gli obiettivi del Digital Compass 2030
La Commissione Europea ha annunciato il “percorso per il decennio digitale”, un piano concreto per raggiungere gli obiettivi di trasformazione digitale della società e dell’economia della UE fissati per il 2030. Il percorso si basa sui quattro punti cardinali della Bussola per il digitale introdotta a marzo 2021: competenze digitali, imprese digitali, infrastrutture digitali e servizi pubblici digitali. In ognuno di questi ambiti sono stati fissati obiettivi specifici, da raggiungere attraverso iniziative di ampio respiro e di cooperazione tra gli Stati membri.
“La visione europea per un futuro digitale è una visione in cui la tecnologia conferisce maggiore potere alle persone”, ha dichiarato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale. “Oggi proponiamo pertanto un piano concreto per realizzare la trasformazione digitale, per un futuro in cui l’innovazione opera a vantaggio delle imprese e delle nostre società. Puntiamo a istituire un quadro di governance basato su un meccanismo di cooperazione annuale e volto a conseguire gli obiettivi nei settori delle competenze digitali, delle infrastrutture digitali e della digitalizzazione delle imprese e dei servizi pubblici”.
Il percorso per il decennio digitale
Come sottolinea il documento Stato dell’Unione 2021, il progresso digitale dei Paesi europei è stato disomogeneo negli ultimi anni e il Vecchio Continente, nel suo complesso, ha perso terreno rispetto alle due superpotenze Cina e USA. Le azioni comuni e gli investimenti su vasta scala previsti dalla Commissione puntano a recuperare la competitività europea in ambito tecnologico, recependo le tendenze di accelerazione e la necessità crescente di digitalizzazione, sottolineate anche dalla pandemia.
“L’Europa è intenzionata ad assumere un ruolo guida nella corsa tecnologica mondiale. Fissare gli obiettivi per il 2030 è stato un passo importante, ma ora dobbiamo ottenere risultati concreti”, ha sottolineato Thierry Breton, Commissario Europeo per il Mercato interno. “Dobbiamo fare in modo che l’Europa non si trovi in una posizione di grande dipendenza negli anni a venire, altrimenti resteremo troppo esposti alle fluttuazioni a livello mondiale e perderemo opportunità di crescita economica e creazione di posti di lavoro. Credo in un’Europa con un ruolo di leader sui mercati del futuro e non di semplice subappaltatrice”.
Il quadro di governance proposto dalla Commissione si basa su un meccanismo di cooperazione tra i Paesi UE che prevede, nello specifico:
- un sistema di monitoraggio strutturato, trasparente e condiviso basato sull’indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI) per misurare i progressi compiuti verso ciascuno degli obiettivi per il 2030; il sistema comprenderà una serie di indicatori chiave di prestazione
- una relazione annuale sullo “stato del decennio digitale”, in cui la Commissione valuterà i progressi compiuti e raccomanderà eventuali azioni
- tabelle di marcia strategiche pluriennali per il decennio digitale per ciascuno Stato membro, in cui gli Stati membri delineeranno le politiche e le misure adottate o previste a sostegno degli obiettivi per il 2030
- un quadro strutturato annuale per discutere e affrontare l’aspetto dei settori in cui i progressi sono insufficienti, con raccomandazioni e impegni congiunti tra la Commissione e gli Stati membri
- un meccanismo per sostenere l’attuazione dei progetti multinazionali
5G, quantum computing e blockchain tra i primi progetti multinazionali
I progetti multinazionali sono iniziative su vasta scala in settori fondamentali ed emergenti, sui quali la Commissione punta per “rafforzare la sovranità digitale dell’Europa e alimentare la ripresa del continente”. Saranno finanziati con investimenti coordinati tra la UE, almeno tre Stati membri e, a seconda del settore, altri oggetti pubblici o privati.
Tra i primi progetti multinazionali su cui la Commissione intende investire ci sono infrastrutture di dati, processori a basso consumo, comunicazione 5G, calcolo ad alte prestazioni, comunicazione quantistica sicura, pubblica amministrazione, blockchain, poli di innovazione digitale e investimenti nelle competenze digitali delle persone.
La Commissione supporterà gli Stati membri in qualità di “acceleratrice”, fornendo supporto, assistenza e orientamento per la partecipazione e l’attuazione delle iniziative.