La lettera inviata dal Governo agli italiani all’estero in occasione del prossimo referendum costituzionale ha già suscitato polemiche. In molti, e non solo tra i sostenitori del no, hanno criticato il fatto che una comunicazione istituzionale che avrebbe dovuto essere solo informativa, è stata usata come veicolo di propaganda del solo comitato per il sì.

Il diavolo, si sa, fa le pentole ma non i coperchi. In questo caso, quel che il diavolo non ha fatto è una buona revisione delle bozze, che avrebbe impedito che sulla lettera finisse stampato un indirizzo sbagliato per il sito web del comitato per il sì. Nell’indirizzo infatti manca una n: al posto di www.bastaunsi.it ci è finito www.bastausi.it.

Accortosi dell’errore, il comitato per il no ha provveduto a registrare l’indirizzo “sbagliato”, facendolo ridirigere verso il sito del comitato per il no, www.costituzionebenecomune.it. Il dominio bastausi.it appare registrato l’11 novembre e il contatto amministrativo è lo stesso del dominio costituzionebenecomune.it

Al momento, probabilmente più per la diffusione di questa notizia che per gli effettivi contatti che arrivano dagli italiani all’estero, il sito “dirottato” appare rallentato da un sovraccarico di accesso.