Che si tratti di cloud pubblico o privato, il backup off-site permette una protezione completa su cui contare nel caso di eventi imprevedibili: la soluzione di Seeweb »
La ricchezza di funzioni e opzioni di personalizzazione del CMS è importante, ma per rendere vincente un negozio online l'infrastruttura IT di base è decisiva, spiega Seeweb »
Anche un sito web aziendale ha un impatto ambientale, che si può ridurre con benefici anche per il conto economico: ne abbiamo parlato in una videointervista con Seeweb e Piano D »
“Le aziende laziali in cerca di un posto sicuro per i loro server troveranno nel nostro datacenter un ambiente tecnologicamente avanzato con personale sempre presente", spiega Chiara Grande, Marketing Manager di Seeweb »
Il data center deve essere vicino e rispettare criteri di environmental sustainability, ma anche lo sviluppo del sito web può essere più o meno "green" »
Il tempo di reattività del server web è cruciale per chi vende su internet: per abbatterlo servono azioni congiunte sull’applicativo e sull’infrastruttura »
Ottenere in pochi istanti cloud server con livelli di memoria elevati su data center italiani eccellenti oggi è possibile con i nuovi Easy Cloud Server High Memory »
Perfetto per creare architetture cloud private e per applicazioni che richiedono potenza, Foundation Server Pro è il server fisico che punta alle performance »
Pro e contro del server fisico riservato al singolo utente o azienda: in quali casi conviene ancora sceglierlo rispetto a un servizio di cloud pubblico »
Lo shared hosting è la scelta migliore per molti tipi di progetti web, ma oltre che conveniente, una soluzione professionale può servire anche siti trafficati »
Affidabilità dell'infrastruttura, completo controllo sull'assegnazione delle risorse, fatturazione chiara e assenza di customer lock-in: così è il Cloud Server di Seeweb »
Grazie al Codice, che stabilisce pratiche e standard di conformità sulla protezione dei dati, gli utenti dei servizi cloud potranno riconoscere facilmente i fornitori che rispettano le leggi europee sulla protezione dei dati »