Democratizzazione dei dati: 4 punti fermi per non perdere il controllo dei dati
Quando si parla di di democratizzazione dei dati nelle aziende, si sottolinea l’idea che ogni dipendente dovrebbe essere in grado di accedere e utilizzare i dati di cui ha bisogno in modo autonomo. Questo approccio mira a migliorare l’efficienza operativa, consentendo ai dipendenti di prendere decisioni basate su dati e analisi, senza dover dipendere esclusivamente da set di dati predefiniti o dal supporto di un team dedicato. Tuttavia, mentre la democratizzazione dei dati è un obiettivo lodevole, sorge il timore che un accesso indiscriminato ai dati possa portare alla perdita di controllo sui dati aziendali.
Denodo, proprio nell’ambito della democratizzazione dei dati, ha identificato quattro assiomi chiave per garantire un equilibrio tra l’accesso aperto ai dati e il mantenimento del controllo:
- Controllo degli accessi in base ai ruoli aziendali: La democratizzazione dei dati non significa che tutti i dati dovrebbero essere accessibili a tutti i dipendenti. Alcuni dati, come quelli personali o finanziari, dovrebbero infatti rimanere accessibili solo a coloro che hanno effettivamente il diritto di utilizzarli. Qui entra in gioco il principio di controllo degli accessi basato sui ruoli aziendali (RBAC), che consente alle aziende di definire chi può accedere a quali dati. Inoltre, questa strategia può essere estesa per controllare la visibilità delle singole righe o colonne, garantendo un accesso personalizzato basato sulle specifiche necessità di ciascun utente.
- Controllo delle modalità di utilizzo dei dati: Oltre all’accesso, è fondamentale monitorare come i dati vengono utilizzati. Le aziende devono prevenire un uso improprio dei dati e garantire la tracciabilità di chi li utilizza, quando e come. Le piattaforme di virtualizzazione dei dati offrono un monitoraggio continuo, consentendo anche una migliore comprensione dei dati attraverso un modello semantico unificato. Inoltre, suggeriscono dati pertinenti agli utenti in base alle loro attività passate, rendendo l’utilizzo dei dati più efficiente.
- Controllo dell’utilizzo dei sistemi di back-end: La democratizzazione dei dati potrebbe comportare un aumento dell’utilizzo dei sistemi di back-end come i sistemi ERP, il che potrebbe portare a sovraccarichi indesiderati. Per mitigare questo rischio, le piattaforme di virtualizzazione dei dati possono imporre restrizioni alle query, come limitare il numero di query contemporanee o la loro durata. Ciò contribuisce a garantire che l’accesso ai dati rimanga efficiente e a prevenire problemi di performance dei sistemi sottostanti.
- Controllo delle modalità di recupero dei dati: Le piattaforme di virtualizzazione dei dati consentono anche di regolare le modalità con cui i dipendenti possono recuperare i dati. Ciò si traduce in filtri che limitano l’area di accesso per evitare ricerche di dati su larga scala, che potrebbero essere dispendiose in termini di tempo e risorse. Questi filtri possono essere implementati in modo opzionale o obbligatorio, a seconda delle esigenze aziendali. L’uso di filtri obbligatori può essere particolarmente efficace per garantire l’accesso ai dati senza mettere a repentaglio la performance dei sistemi e l’aumento dei costi di gestione.