Tra le principali sfide che i leader aziendali si troveranno ad affrontare nel 2018 si porrà il tema dei dati e del loro valore per il business. Questa nuova fonte di ricchezza verrà regolamentata proprio durante quest’anno (si pensi solo al GDPR), quando i controlli sulla correttezza del patrimonio informativo saranno equiparati ai controlli finanziari e assumeranno un impatto importante anche in termini di reputazione delle aziende.

Per arrivare a controllare e proteggere efficacemente il patrimonio di dati, assisteremo con ogni probabilità a investimenti cospicui nel corso del 2018, soprattutto in network più veloci e in funzioni di data discovery e indicizzazione. Si punterà inoltre sui tool e sulle piattaforme per migliorare la visibilità e le performance dei sistemi.

La regolamentazione GDPR si applicherà a qualunque sistema, dai nastri di backup alle attuali tecnologie cloud, fino ai supporti più datati e magari dimenticati da tempo in qualche magazzino. Questo significa che la tecnologia da sola non basta. È fondamentale comprendere che la protezione dei dati in azienda riguarda tutte le funzioni, e che dovranno essere messi in atto cambiamenti culturali e di processo per soddisfare e mantenere l’aderenza al GDPR.

È importante che vi sia una forte leadership del management, accompagnata dagli strumenti più adeguati a gestire il cambiamento. L’infrastruttura informatica è senz’altro di supporto, e dev’essere integrata in un approccio olistico, a partire dall’architettura dei dati fino ad arrivare al back office e al personale che si interfaccia con il cliente.

In questo scenario Pure Storage ha individuato quattro tendenze che caratterizzeranno l’IT e la gestione dei dati nel corso di quest’anno. Eccole nel dettaglio.

gestione dei dati

Controllo del cloud

I requisiti sempre più stringenti del controllo dei dati tenderanno ad incrementare ulteriormente l’appeal dei modelli ibridi, secondo una logica che potrà solo accelerare, mentre le aziende tentano di trovare un compromesso tra le esigenze dell’Information Technology e i TCO delle piattaforme cloud pubbliche, piuttosto che di quelle on-premise.

Le tecnologie capaci di integrare potenza e sicurezza in architetture multi-tenant, nell’ottica di questa nuova mobilità del dato, conquisteranno la leadership di mercato e si imporranno all’attenzione. Spostare e allocare i dati sarà un requisito essenziale del cloud, visto che le aziende considerano la collocazione dei dati sia da una prospettiva di business che di tipo legislativo.

Estrarre valore dall’intelligenza artificiale e dal machine learning

Che tratti di guida autonoma, sviluppo software, tecnologie mediche o cyber-security, qualsiasi azienda è oggi in grado di addestrare i propri sistemi informatici ad apprendere e ad applicare eccezioni e regole. Nel 2018 ci si attendono tecnologie di machine learning applicate nei vari contesti industriali, per migliorare le mansioni e al contempo la qualità dei task. La robotica è uno tra i settori più interessanti per le applicazioni di intelligenza artificiale.

Il dialogo sullo storage dovrebbe diventare dialogo sui dati

Dal punto di vista sia tecnologico e di go to market il problema di garantire elevate performance e uno storage semplice, scalabile e robusto è già stato risolto. Il 2018 segnerà un punto di svolta e le tecnologie di automazione e orchestrazione astrarranno le operazioni in una chiamata ad API REST da Ansible, Chef, Puppet, Kubernetes, etc.

Attualmente gli sviluppatori hanno accesso ai file e agli oggetti storage di cui hanno bisogno, su una piattaforma scalabile con performance garantite e aggiornamenti continui della tecnologia sottostante. In questo modo non ci si deve più preoccupare della provenienza dei dati o delle modalità di delivery. Il data management viene enormemente semplificato, aprendo nuovi scenari ai data scientist e agli altri specialisti dell’IT, che possono ora concentrarsi sui dati stessi e sul miglioramento dei processi invece di occuparsi dell’infrastruttura.

La spesa IT nel 2018

Guardando a tutte le voci di spesa legate allo storage, spinte dal GDPR nell’Europa occidentale, IDC prevede 2,4 miliardi di dollari di investimento nel 2017 e 3,37 miliardi di dollari nel 2018, con livelli di circa 2,5 miliardi di dollari all’anno che saranno mantenuti fino al 2021. L’intero ecosistema dei dati dovrebbe quindi registrare una forte accelerazione negli investimenti.