Le aziende non decidono in base ai dati perché non li capiscono
Una recente indagine di Salesforce mostra come le aziende di tutto il mondo non sfruttino il potenziale dei loro dati per prendere decisioni aziendali critiche e affrontare condizioni macroeconomiche incerte. Secondo infatti lo studio Untapped Data Research, quasi il 67% dei 10.000 dirigenti aziendali intervistati a livello globale non utilizza i dati per fissare i prezzi in linea con le condizioni economiche, come ad esempio l’inflazione.
Solo il 29% di questi leader utilizza i dati per definire la strategia di lancio di prodotti o servizi in nuovi mercati e solo il 17% utilizza i dati per raggiungere i propri obiettivi climatici. Solo il 21% degli intervistati ha inoltre dichiarato di utilizzare i dati per prendere decisioni sugli obiettivi di diversità della propria azienda. La mancanza di utilizzo dei dati si verifica anche se l’80% dei leader ha dichiarato che i dati sono fondamentali per il processo decisionale e il 73% ha affermato che i dati riducono le incertezze.
I leader aziendali intervistati ritengono inoltre che i dati possano contribuire a generare maggiore efficienza e fiducia nelle loro organizzazioni se sfruttati correttamente. Quasi il 72% di questi leader ha affermato che i dati permettono di concentrarsi sulle cose che contano e che sono davvero rilevanti per l’azienda.
La marea di dati genera importanti sfide operative
Secondo gli intervistati, la mole di dati generati e la mancanza di conoscenze per renderli operativi o utilizzarli nel modo più efficace sono ostacoli allo sfruttamento del potenziale delle riserve di dati delle aziende. “Mentre l’80% dei leader aziendali afferma che i dati sono fondamentali per il processo decisionale, il 41% cita la mancanza di comprensione dei dati perché troppo complessi o non abbastanza accessibili. Inoltre, un terzo dei leader ha dichiarato di non essere in grado di generare insight dai dati” ha scritto Francois Ajenstat, chief product officer di Tableau. Oltre agli ostacoli citati da Ajenstat, secondo lo studio il volume dei dati generati a livello globale dovrebbe più che raddoppiare entro il 2026, aumentando la complessità per le aziende.
Investire in competenze di alfabetizzazione sui dati
Secondo Ajenstat, i team dirigenziali delle aziende possono eliminare questi ostacoli investendo in programmi di alfabetizzazione dei dati per i dipendenti e inserendo la cultura dei dati nel tessuto aziendale. “Se un’azienda non ha ancora una cultura dei dati, deve investire in piattaforme che le permettano di trasformare i processi ripetibili in capacità fondamentali”, ha affermato Ajenstat, aggiungendo che i programmi di alfabetizzazione ai dati dovrebbero essere offerti a tutti i dipendenti.
La proliferazione dell’IA generativa e dell’elaborazione del linguaggio naturale abbatterà le barriere di apprendimento per i dipendenti. “Queste innovazioni stanno dando alle persone non esperte di dati la fiducia necessaria per prendere una decisione informata e agire di conseguenza”, conclude Ajenstat.