Le cinque tendenze che caratterizzeranno la gestione dei dati nel 2018
Con il nuovo anno iniziato da pochi giorni, Irion, software house italiana specializzata nell’Enterprise Data Management, ha stilato una lista dei trend nella gestione dei dati di cui sentiremo sicuramente parlare nei prossimi 12 mesi. La discussione sui Big Data non sarà più all’ordine del giorno, poiché ormai è data per assodata e le aziende sono ben consapevoli dell’enorme mole di dati di cui dispongono.
Il vero problema se mai è capire cosa (e chi) serve per proteggerli e sfruttarli al meglio, traendo massimo valore e vantaggio competitivo e rispettando i requisiti normativi. Ecco le cinque tendenze nel dettaglio.
1 – Il solito (ig)noto GDPR
Il 2018 sarà l’anno dell’applicazione del GDPR, che entrerà in vigore il 25 maggio. Un tema caldo già nel 2017, vista la portata del regolamento, che impone alle aziende residenti nell’UE o che gestiscono dati di persone residenti nell’UE la revisione dell’assetto tecnico e organizzativo per adottare le adeguate misure di Data Protection.
Sebbene se ne sia molto parlato, buona parte delle aziende sembra non aver compreso a pieno i requisiti necessari e, soprattutto, ha fatto poco o nulla per adempiervi. Nei primi mesi del 2018 dovranno necessariamente prenderne atto, e correre in fretta ai ripari.
2 – La Data Preparation
Chi ben comincia è a metà dell’opera. Proprio per questo, e per evitare il fenomeno noto come Garbage In, Garbage Out, la Data Preparation, ovvero l’atto di predisposizione o pre-processing di dati grezzi e/o provenienti da fonti differenti (e conseguente traduzione in un formato condiviso), riveste e rivestirà sempre di più un ruolo fondamentale in ogni strategia di gestione dei dati.
3 – Come misurare la qualità
Un’altra questione su cui si tornerà a ragionare nei mesi a venire, relativamente alla Data Management, è quella relativa alla misurazione della qualità: è essenziale infatti sviluppare un metodo puntuale, preciso e condiviso.
4 – Rendere facile l’accesso ai dati
Uno dei temi sempre più caldi è quello di rendere accessibile in modo semplice la gran massa di dati disponibile, evitando di impantanarsi in “laghi” che si trasformano rapidamente in “paludi”. In questo senso la disponibilità di una piattaforma in grado di pubblicare in modo organizzato e fruibile per gli obiettivi del destinatario è un fattore di successo.
5 – Ingegneri dei dati cercasi
Si parla molto di Data Science e di Data Scientist, ma è arrivato il momento di passare a un livello successivo, ovvero all’Ingegneria dei dati. Tra la formazione accademica e le esigenze del mondo del lavoro resta infatti un divario troppo ampio ed è necessario agire per colmarlo. Attualmente ci sono molti percorsi di ingegneria, ma nessuno dedicato ai dati, nonostante i Data Engineer siano figure professionali sempre più appetibili e strategiche per le aziende.
“In generale, gestire e interpretare con precisione i dati di cui si dispone è essenziale per le aziende, in quanto crea un vantaggio concreto sulla concorrenza. Inoltre, nel 2018, la data management sarà ancora più cruciale per qualsiasi business, in un contesto di continuo aggiornamento normativo come quello attuale, con l’entrata in vigore del GDPR e le direttive verticali sui settori” ha dichiarato Alberto Scavino, CEO di Irion.