Apple: addio ai processori Intel dal 2020?
Un breve articolo di Ian King e Mark Gurman su Bloomberg afferma che Apple inizierà a utilizzare i propri chip nei Mac, sostituendo i processori Intel, a partire dal 2020. L’articolo cita solo “persone che hanno familiarità con i piani”, ma Gurman ha una solida credibilità per i rumors di Apple.
Naturalmente, prevedere le mosse di qualsiasi importante azienda tecnologica a distanza di due anni è azzardato; anche se le voci sono fondate, i piani di un’azienda possono cambiare nel tempo.
Il report è molto breve, ma afferma che l’iniziativa, nome in codice Kalamata, fa parte di un più ampio progetto che ha l’obiettivo di far funzionare meglio i dispositivi iOS e macOS. Il piano è stato approvato dai dirigenti della società e la transizione dai chip Intel probabilmente sarà graduale.
Se questo dovesse accadere, sarebbe un radicale cambio di strategia da parte di Apple. L’azienda di Cupertino è in grado di produrre chip incredibilmente veloci: molti hanno notato che i chip A11 di iPhone 8 e iPhone X sono veloci quanto alcune CPU Intel utilizzate nei MacBook. La creazione di chip per l’utilizzo in Mac più potenti (iMac e Mac Pro) è una sfida più grande, ma gli ingegneri di Apple sembrano all’altezza.
Ciò comporterebbe un cambiamento importante sul lato software, però. MacOS e la miriade di applicazioni realizzate per il sistema operativo non sono compatibili con l’architettura degli attuali chip di Apple. Apple ha tre opzioni: può cambiare completamente macOS per supportare la propria architettura compatibile ARM (accettando l’incompatibilità con tutte le app attuali), può preferire le app per la propria architettura ma emulare il set di istruzioni x86 per eseguire applicazioni “legacy”, oppure può produrre i propri chip compatibili con x86 (il che sembra improbabile se l’obiettivo è avvicinare Mac e iPhone/iPad). Le ultime due opzioni potrebbero implicare accordi di licenza che, probabilmente, Intel non accetterebbe.
In passato Apple ha apportato importanti modifiche al suo sistema operativo, richiedendo aggiornamenti significativi da parte degli sviluppatori, ma un cambiamento così importante nel modo in cui operano i Mac avrebbe una portata più ampia. L’impatto sul modo in cui gli sviluppatori scrivono le applicazioni sarebbe notevole e l’azienda dovrebbe gestirlo con molta attenzione.