Entro il 2025 metà della spesa IT aziendale sarà destinata al cloud
Secondo Gartner, entro il 2025, il 51% della spesa IT dei gruppi IT aziendali che possono passare al cloud (software applicativo e infrastrutturale, servizi di processi aziendali e infrastruttura di sistema) passerà al cloud. Secondo Michael Warrilow, vicepresidente della ricerca di Gartner, sono previsti livelli accelerati di adozione del cloud man mano che le organizzazioni rispondono a una nuova dinamica aziendale e sociale, e questo sta determinando un tasso di spostamento del cloud più rapido rispetto alle previsioni pre-COVID-19.
Ad esempio, entro il 2025, il 51% della spesa IT in software applicativo e infrastrutturale, servizi di processi aziendali e categorie di infrastrutture di sistema sarà migrato dalle soluzioni tradizionali al cloud pubblico, rispetto al 41% nel 2022, ma anche quasi i due terzi (65,9%) della spesa per il software applicativo saranno indirizzati verso le tecnologie cloud nel 2025, rispetto al 57,7% del 2022.
Inoltre, la spesa per il cloud è stata responsabile di quasi tutta la crescita dell’11% all’interno del segmento del software aziendale nel 2022, quando le organizzazioni sono passate al software-as-a-service (SaaS) per supportare flessibilità e agilità continue. L’adozione da parte delle aziende del cloud distribuito ha il potenziale per accelerare ulteriormente il passaggio al cloud perché porta i servizi di cloud pubblico in domini che sono stati principalmente non cloud. Le organizzazioni stanno valutando il cloud distribuito per la sua capacità di soddisfare i requisiti specifici a livello di localizzazione, come la sovranità dei dati, la bassa latenza e la larghezza di banda della rete.
Gartner precisa che il cloud distribuito è la fornitura di servizi di cloud pubblico a diverse posizioni fisiche, mentre il funzionamento, la governance e l’evoluzione dei servizi rimangono di responsabilità del provider di cloud pubblico. Il cloud distribuito fornisce inoltre un ambiente agile per scenari organizzativi con bassa latenza, esigenze di riduzione dei costi dei dati e requisiti di residenza dei dati. Risponde anche alla necessità di risorse di cloud computing più vicine al luogo fisico in cui risiedono i dati e si svolgono le attività aziendali.
Nel 2022 sono in gioco più di 1,3 trilioni di dollari di spesa IT aziendale provenienti dal passaggio al cloud, con una crescita stimata fino quasi a 1,8 trilioni di dollari nel 2025. La continua disruption dei mercati IT da parte del cloud sarà amplificata dall’introduzione di nuove tecnologie, incluso appunto il cloud distribuito, tanto che sempre entro il 2025, la maggior parte delle piattaforme di servizi cloud fornirà almeno alcuni servizi cloud distribuiti. Il cloud distribuito può sostituire il cloud privato e fornisce edge cloud e altri nuovi casi d’uso per il cloud computing. Ecco perché, secondo Gartner, rappresenta il futuro del cloud computing.
Altre tecnologie cloud in via di sviluppo includono il maggiore utilizzo di piattaforme cloud native, che ricostruiscono le applicazioni per produrre servizi cloud altamente automatizzati in grado di offrire funzionalità digitali ovunque e ovunque. Le piattaforme cloud-native utilizzano le funzionalità principali del cloud computing per fornire funzionalità IT scalabili ed elastiche come servizio ai creatori di tecnologia. Per questo motivo, Gartner prevede che le piattaforme cloud-native serviranno da base per oltre il 95% delle nuove iniziative digitali entro il 2025, rispetto a meno del 40% nel 2021.