Un nuovo studio di Capgemini rileva una nuova tendenza nell’adozione di cloud aziendali, grazie al crescente utilizzo di applicazioni cloud native create per operare al meglio in ambiente cloud facendo leva sull’approccio Platform as a Service (PaaS). Il 15% delle nuove applicazioni aziendali è oggi cloud native, con una prospettiva di adozione destinata ad aumentare rapidamente nei prossimi tre anni, fino a raggiungere il 32% entro il 2020.

“Le imprese dovrebbero affidarsi ai propri CIO per comprendere l’enorme potenziale della tecnologia cloud native nell’offrire vantaggi e innovazione al business. I CIO a loro volta dovrebbero affrontare la mancanza di cultura e competenze aziendali in questo ambito, per guidare un percorso evolutivo per diventare leader cloud-native” ha dichiarato Andrea Falleni, Amministratore Delegato di Capgemini Italia e Eastern Europe.

Lo studio, condotto su oltre 900 professionisti provenienti da 11 Paesi in Europa, Nord e Sud America e Australia, attribuisce questo cambiamento nell’adozione di tecnologie cloud al desiderio di incrementare l’agilità aziendale (74%), alla volontà di aumentare la collaborazione con i partner esterni (70%) e all’obiettivo di migliorare la customer experience (67%).

Applicazioni cloud native

Rispetto ai ritardatari le aziende leader cloud native sono più inclini a definire agile il proprio approccio allo sviluppo del software (69% contro il 37%), l’implementazione come automatizzata (78% contro il 46%) e i team di sviluppo e operations come integrati (69% vs 38%). Inoltre mostrano un atteggiamento più focalizzato alla crescita delle funzioni IT, con il miglioramento della customer experience (90%), dell’agilità aziendale (87%) e della scalabilità (85%), considerate priorità maggiori rispetto alla riduzione dei costi (79%)

Molti CIO si trovano però ad affrontare numerose sfide nell’elaborazione di piani aziendali finalizzati all’investimento in applicazioni cloud native, a partire dagli stessi leader aziendali che concepiscono la riduzione dei costi come una priorità per i team IT. Queste sfide vanno da quelle organizzative (carenza di competenze nello sviluppo di app cloud native) a quelle tecniche, come le difficoltà nell’integrare le novità nelle infrastrutture preesistenti (62%) o l’essere vincolati da contratti con i fornitori (58%).

Poco più di un quarto delle imprese high-tech (26%) e quasi un terzo delle imprese manifatturiere (29%) sono leader cloud native, rispetto all’11% dei fornitori di servizi bancari, al 18% degli assicuratori e al 22% delle imprese Consumer Products, Retail and Distribution (CPRD).

Le priorità stanno però cambiando a causa della concorrenza digitale. Le banche ora progettano il 10% delle nuove applicazioni usando un approccio cloud native, mentre quasi la metà degli assicuratori (47%) e quasi un terzo delle imprese di consumer products, retail and distribution (CPRD) (27%) affermano che l’approccio cloud native rappresenta una parte fondamentale delle proprie strategie tecnologiche.