Future Decoded 2016: il cloud al centro della strategia Microsoft

Future Decoded 2016: il cloud al centro della strategia Microsoft
Microsoft continua a impegnarsi per garantire un cloud affidabile e sicuro e intanto in Europa gli investimenti in datacenter ammontano a oltre 3 miliardi di dollari.

Oltre 1000 sviluppatori, professionisti IT e decisori aziendali si sono ritrovati il 6 e 7 ottobre a Future Decoded 2016, la due giorni milanese organizzata da Microsoft per riflettere sul futuro del digitale. Uno degli aspetti più dibattuti all’evento è stato quello relativo al cloud. Nell’ultimo anno Microsoft ha più che raddoppiato la propria capacità cloud in Europa, investendo ad oggi oltre 3 miliardi di dollari; un impegno che vedrà un nuovo datacenter in Francia disponibile a partire dal 2017 sommarsi alle strutture attivate nell’ultimo mese in UK e Germania e alle espansioni degli hub in Olanda, Irlanda e altri Paesi.

A commentare questi investimenti sul palco di Future Decoded è stato Carlo Purassanta, AD di Microsoft Italia: “Il Cloud Computing è uno strumento strategico al servizio della collettività, perché consente di affrontare con successo le sfide delle persone, delle organizzazioni e del Paese. Ecco perché Microsoft investe per garantire un cloud globale, ibrido, affidabile. Globale perché parliamo di un network che comprende 30 regioni di datacenter già disponibili e 36 annunciate e ibrido perché il cloud accompagna ogni realtà in un percorso di adozione flessibile in base alle proprie esigenze. Affidabile infine perché in linea con i più elevati standard di sicurezza & privacy”.

L’85% delle aziende Fortune 500 utilizza il cloud di Microsoft e oltre il 40% del fatturato di Azure è legato a startup e ISV. Interessanti in particolare le opportunità legate ai big data, al machine learning e all’Internet of Things in uno scenario dominato dall’esplosione dei dati, in cui grazie al Cloud Computing e alla capacità di cavalcare questi trend tecnologici è possibile dominare la complessità, traducendo tali dati in informazioni di rilievo per la società e per il business.

il Cloud deve essere inclusivo, ovvero disponibile a chiunque e ovunque

A Future Decoded Microsoft ha ribadito il proprio impegno a offrire servizi cognitivi che consentano di integrare nelle applicazioni la capacità di vedere, sentire, parlare, comprendere e interpretare le esigenze utilizzando modalità di linguaggio naturale. In questa direzione si colloca anche l’impegno a offrire un framework di bot, utilizzabili dagli sviluppatori per consentire agli utenti di comunicare con il linguaggio naturale su molteplici piattaforme, e soluzioni come Cortana Intelligence Suite, che integrano funzionalità evolute di analisi e machine learning per consentire a sviluppatori e startup di creare soluzioni intelligenti in grado di interagire in modo personalizzato. Un’opportunità concreta per le oltre 6.000 startup che costellano l’Italia.

Molto importante anche il tema dell’inclusione. Se il Cloud Computing è una leva che democratizza e abilita l’innovazione, l’accessibilità e l’inclusione ne sono le naturali conseguenze. Inclusive Cloud e Inclusive Design sono infatti due concetti chiave a cui Microsoft tiene molto, visto che in un mondo in cui la tecnologia può generare grandi opportunità è fondamentale che i benefici della Trasformazione Digitale debbano essere accessibili a tutti. Perciò il Cloud deve essere inclusivo, ovvero disponibile a chiunque e ovunque a prescindere da provenienza e localizzazione geografica, età, genere, abilità e reddito.

“Nello scenario attuale l’Intelligenza Artificiale è una realtà. Grazie alla disponibilità di chip, processori e sensori economici e integrabili negli oggetti che ci circondando è possibile raccogliere dati e trasformarli in informazione, ampliando le capacità umane con una nuova forma intelligenza. L’ambizione di Microsoft è mettere questa tecnologia al servizio di tutti, democratizzandone il potenziale per il bene collettivo. Fondamentale il contributo che possono dare in questo senso gli sviluppatori e i professionisti IT, che a partire dalla nostra tecnologia interoperabile e volta allo sviluppo cross-platform e all’inclusive design, possono creare applicazioni utili e fruibili da tutti per sostenere il processo di Trasformazione Digitale dell’intero Paese” ha dichiarato Fabio Santini, Direttore della Divisione Developer Experience di Microsoft Italia.

Condividi:
 

HPE annuncia una soluzione di hybrid cloud integrato con Microsoft Azure

cloud ibrido
La soluzione HPE-Azure Stack e i relativi servizi di consulenza puntano a offrire una maggiore sicurezza e facilità nel deployment in azienda del cloud ibrido Azure.

Le aziende stanno adottando sempre più spesso strategie basate su cloud ibrido per ridurre i costi e aumentare la flessibilità, pur conservando quel grado di controllo necessario in alcuni casi specifici. In questo scenario Hewlett Packard Enterprise ha presentato nelle scorse ore la soluzione HPE-Microsoft Azure Stack, un nuovo sistema integrato disponibile a metà 2017 che permetterà alle aziende di aumentare i livelli di agilità e flessibilità attraverso servizi IaaS (Infrastructure-as-a-Service) e PaaS (Platform-as-a-Service) compatibili con Azure erogati dai propri data center on-premise.

“Molte aziende vorrebbero poter implementare Azure nei propri data center per ragioni di performance, security e compliance, così come altrettanti service provider vorrebbero poter offrire servizi compatibili con Azure, per la data sovereignty e altri servizi mirati. Ecco perché stiamo collaborando con Microsoft per offrire il giusto mix di servizi Azure on e off-premise, unitamente a built-in security, operation management, pay-as-you-go pricing e all’expertise necessaria a garantire livelli superiori di flessibilità e risparmi per i workload di fascia enterprise” ha dichiarato Paul Miller, vice president of marketing, Converged Data Center Infrastructure Hewlett Packard Enterprise.

La soluzione HPE-Azure Stack sarà implementata sul server HPE ProLiant DL 380, posizionandosi quale sistema completo di calcolo, storage, networking e software. Attraverso un portale omogoneo e uniforme, operatori IT e sviluppatori potranno accedere ai servizi di public e private cloud Azure per eseguire il provisioning rapido di risorse cloud, creare applicazioni e spostarle facilmente tra il public cloud Azure e l’ambiente Azure Stack on-premise.

Le aziende stanno adottando sempre più spesso strategie basate su cloud ibrido per ridurre i costi e aumentare la flessibilità

Il deployment di HPE-Azure Stack potrà essere eseguito con il software HPE Operations Bridge, ottenendo così un sistema automatizzato e basato su capacità analitiche per la gestione operativa di cloud pubblico/privato Azure e IT tradizionale. Inoltre, le soluzioni hybrid cloud di HPE garantiranno supporto multi-cloud permettendo ad aziende e service provider di gestire ambienti cloud, tra cui Azure, Amazon Web Services, VMware e OpenStack.

A livello di sicurezza la nuova soluzione di HPE e Microsoft punta a proteggere i servizi cloud secondo diverse modalità, salvaguardando i dati sensibili in transito all’interno e attraverso Azure public e private cloud e unificando le informazioni sulla sicurezza e il monitoraggio degli eventi con HPE Security ArcSight.

Infine HPE ha annunciato la disponibilità di Consulting for Azure Hybrid Cloud, una gamma di servizi di consulenza specifici per Azure hybrid cloud tra cui security, workload migration, identity, networking, backup e recovery. I servizi di supporto globale di livello enterprise per Azure public e hybrid cloud ampliano la capacità di innovazione attraverso out-tasking monitoring e routine management grazie a HPE Datacenter Care-Operational Support Services.

Condividi: