Teradata ha presentato nelle scorse ore Teradata Everywhere, che porta il più potente database MPP (Massively Parallel Processing) al mondo su cloud multipli, pubblici e gestiti e su ambienti on-premises tra cui Amazon Web Services, Microsoft Azure, Teradata Managed Cloud, il software di virtualizzazione Vmware e la piattaforma Teradata IntelliFlex.

In pratica Teradata Everywhere punta a implementare un’architettura ibrida in un normale database, consentendo lo spostamento dei carichi di lavoro tra i vari ambienti in base all’evoluzione delle esigenze aziendali e permettendo un cambio di strategia di distribuzione in base alle esigenze economiche. Per fare ciò, la nuova architettura MAPS fornirà elasticità per espandere o ridurre senza problemi un data warehouse Teradata per la scalabilità data dalle mutevoli esigenze aziendali.

MAPS garantirà anche una maggiore concorrenza e prestazioni più coerenti delle query tattiche, con in più il Teradata Database’s Adaptive Optimizer che si adatterà automaticamente al suo ambiente host per fornire le query più efficaci, la loro esecuzione più veloce e l’utilizzo più efficiente del sistema.

“Il cliente deve poter scegliere senza sacrificare nulla. Le aziende hanno bisogno che i loro dati e l’ambiente analitico sia agile, poliedrico e flessibile”, ha dicharato Oliver Ratzesberger, Executive Vice President e Chief Product Officer di Teradata. “Teradata Everywhere è in grado di garantire che il medesimo Teradata Database venga implementato ovunque on-premise e nel cloud. Le aziende possono così concentrarsi nell’esecuzione degli analytics per migliorare il loro business, invece di impegnare tempo e risorse per rendere compatibili i loro vari ambienti.”

Oltre a Teradata Everywhere è stata presentata la piattaforma Borderless Analytics, che offre alle aziende la possibilità di gestire facilmente gli ambienti di analisi multi-sistema spostando i carichi di lavoro per ottimizzare l’utilizzo delle risorse. Consente anche di eseguire analisi cross-tecnology, fornendo agli utenti l’accesso a motori di elaborazione analitica e archivi dati eterogenei. Per alcune aziende questo significa la possibilità di espansione da sistemi on-premise al cloud, mentre per altre significa potenziare il cloud con sistemi on-premise.