Il 2015 a tutto cloud
Un nuovo studio di IDC incentrato sulla crescita globale del cloud nel 2015 stima che la spesa per le infrastrutture per la “nuvola” crescerà del 24%, al contrario delle spese per infrastrutture non-cloud che vedranno invece un significativo calo (-1,6%). Nonostante questi due segni opposti, al momento i due settori sono ancora molto lontani se si considera il valore in miliardi di dollari.
Se infatti i prodotti per il cloud rappresentano circa 32,6 miliardi di dollari, quelli “fisici” come server, storage e switch Ethernet valgono più del doppio, ovvero 66,8 miliardi di dollari, ma questo è anche logico se pensiamo alla giovinezza del cloud e la paragoniamo alla ben più lunga e radicata tradizione delle infrastrutture on-premise.
Scendendo più nel dettaglio dell’ecosistema cloud, a farla da padrone è il cloud pubblico con un valore di 20,5 miliardi di dollari e una crescita anno su anno di quasi il 30%, mentre le stime per le infrastrutture per il cloud pubblico parlano di una crescita su base annua meno elevata (15,8%) e di un valore di poco più di 12 miliardi di euro.
Le stime di IDC si sono focalizzate anche sui prossimi anni e più precisamente fino al 2019, quando le spese per investimenti cloud dovrebbero raggiungere i 53 miliardi di dollari e crescere del 15% di anno in anno. Se queste cifre dovessero essere confermate, il cloud arriverebbe a rappresentare circa il 46% di tutti gli investimenti IT a livello globale a scapito naturalmente dell’IT tradizionale, che tra l’altro da qui al 2019 dovrebbe perdere circa il 7% di market share.
In un simile scenario il cloud pubblico continuerà a far segnare i numeri migliori, ma la differenza attuale con il cloud privato tenderà ad assottigliarsi, con il primo che nel 2019 varrà 33,6 miliardi di dollari e il secondo che farà segnare investimenti per quasi 20 miliardi.
“Altre ricerche di IDC indicano un crescente interesse delle aziende verso soluzioni cloud in diversi ambiti dell’IT. Le ragioni di ciò sono bene o male sempre quelle (risparmio e flessibilità dell’infrastruttura IT), ma ci aspettiamo anche che la proliferazione delle applicazioni di nuova generazione, nate ed eseguite nel cloud, alimenti una crescita ulteriore“ ha dichiarato Natalya Yezhkova, Research Director Storage Systems di IDC.