CWI: In Italia e più in generale in Europa c’è una maggiore attenzione dei legislatori verso il tema della privacy e sicurezza dei dati. I player cloud locali insistono molto sulla localizzazione dei dati all’interno dei confini nazionali o europei. Qual è il vostro punto di vista?

NP: Prima di tutto, vorrei dire che la sicurezza è, e sarà sempre, la nostra priorità numero uno come azienda e la nostra principale area di investimento. Vorrei inoltre far notare che quando abbiamo avviato i nostri servizi, nel 2006, li abbiamo realizzati per permettere ai clienti di disporre del controllo totale, in qualsiasi momento, sui loro contenuti.

Una delle ragioni per cui i clienti italiani hanno deciso di adottare AWS così velocemente è legata al fatto che essi hanno capito di poter disporre del pieno controllo dei loro dati in ogni momento. Con AWS sono i clienti i proprietari dei dati, non noi. Scelgono dove dovranno trovarsi i dati, e noi non li spostiamo. Questo significa la possibilità di utilizzare AWS con la certezza che non sposteremo i loro contenuti al di fuori dell’Unione Europea. Infatti, offriamo loro anche la possibilità di scegliere di avere la loro infrastruttura scegliendo tra due regioni all’interno dell’UE –  Dublino (Irlanda) e Francoforte (Germania).

Un’altra ragione per cui i clienti hanno deciso di migrare i loro dati verso AWS è la durata nel tempo di cui possono godere grazie a servizi di storage come Amazon S3. Quando i dati vengono memorizzati con Amazon S3, è possibile scegliere la regione dove questi si troveranno, e noi non li sposteremo dalla regione scelta. AWS replica inoltre più volte i dati e lo fa automaticamente, all’interno della regione selezionata e senza costi aggiuntivi, in modo da assicurare la durata dei dati nel tempo. Amazon S3 è infatti progettato per offrire una durabilità dei dati pari al 99,999999999% in un anno. Questo significa che, archiviando 10.000 oggetti su Amazon S3, il rischio previsto è di perderne uno ogni 10 milioni di anni.

CWI: Ritiene che le attività delle organizzazioni federali americane svelate da Edward Snowden nel cosiddetto Datagate abbiano minato la fiducia delle aziende europee nei confronti dei fornitori di tecnologia americani?

NP: Voglio essere chiaro, Amazon e AWS non hanno partecipato al programma PRISM. Inoltre, la crescita di AWS in Italia e in tutta l’area EMEA non è mai stata così forte.