La PA può andare sul cloud: è attivo il Polo Strategico Nazionale
L’infrastruttura cloud ad alta affidabilità nota con il nome di Polo Strategico Nazionale (PSN) è pronta per ospitare i dati e i servizi, critici e strategici, delle pubbliche amministrazioni italiane.
Con l’attivazione del PSN si completa la prima milestone della Missione 1, componente 1, Misura 1.1. “Infrastrutture digitali” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In questo modo, a partire dal 2023, oltre 280 pubbliche amministrazioni centrali e strutture sanitarie potranno richiedere un finanziamento per completare la migrazione dei propri dati e i servizi critici e strategici al PSN, come previsto proprio nel PNRR che, a tal fine, mette a disposizione oltre 900 milioni di euro. Gli avvisi a cui le amministrazioni potranno candidarsi per ottenere tali fondi saranno pubblicati sul sito del Dipartimento per la trasformazione digitale e sulla piattaforma PA digitale 2026.
Sviluppare la digitalizzazione della PA
Ricordiamo che il Dipartimento per la trasformazione digitale ha formalizzato la creazione dell’infrastruttura attraverso la Convenzione per l’affidamento stipulata con la società Polo Strategico Nazionale. Questa è partecipata da TIM, Leonardo, Cassa Depositi e Prestiti (CDP, attraverso la controllata CDP Equity) e Sogei. Il suo obiettivo è accompagnare le amministrazioni pubbliche nell’adozione di soluzioni cloud che sviluppino la digitalizzazione della PA e consentano di offrire servizi innovativi a cittadini e imprese, razionalizzando la spesa pubblica e riducendo l’impatto energetico in un’ottica di sostenibilità ambientale. Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, ha dichiarato che l’aver attivato il PSN “è un traguardo significativo perché rispetta le scadenze del PNRR e offre una nuova opportunità alle pubbliche amministrazioni centrali e locali. Occorrerà ora saper interloquire al meglio con tutte le amministrazioni che potranno salire a bordo, cercando anche una valorizzazione delle competenze territoriali del settore”.
Alle parole di Butti ha fatto eco Emanuele Iannetti, Amministratore Delegato di Polo Strategico Nazionale, che ha affermato: “Abbiamo creato un’infrastruttura in cloud tecnologicamente innovativa, che garantisce la massima sicurezza, efficienza e indipendenza nella gestione di dati e applicazioni della Pubblica Amministrazione italiana. E, a partire da oggi, siamo pronti ad ospitare i dati e i servizi critici e strategici delle amministrazioni interessate, fornendo supporto nell’avvio del percorso di migrazione”.
Architettura a doppia region su quattro data center
Dal punto di vista tecnologico, il PSN prevede la realizzazione di un’architettura a doppia region distribuita su quattro data center, interconnessi fra di loro con connettività ultra broad in fibra ottica per assicurare la continuità operativa in tempo reale. Le sedi individuate per ospitare tali data center sono Acilia e Pomezia nel Lazio, insieme a Rozzano e Santo Stefano Ticino in Lombardia. Tali sedi sono state scelte in quanto in linea con le caratteristiche di sicurezza definite nella Strategia Cloud Italia. Sono quindi capaci di garantire precisi livelli di continuità operativa, oltre che di tolleranza ai guasti dei dati e dei servizi critici e strategici di tutte le amministrazioni centrali (circa 200), delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e delle principali amministrazioni locali (Regioni, città metropolitane, comuni con più di 250 mila abitanti).
La nascita del PSN è fra le principali iniziative del PNRR e sarà cruciale per raggiungere l’obiettivo di portare il 75% delle amministrazioni italiane a utilizzare servizi in cloud entro il 2026.