La strategia Broadcom in atto nell’ultimo aggiornamento di VMware Cloud Foundation

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I più recenti progressi della VMware Cloud Foundation supportano l'innovazione digitale dei clienti con una più rapida modernizzazione dell'infrastruttura, una maggiore produttività degli sviluppatori e una migliore resilienza e sicurezza.

Broadcom ha presentato gli ultimi aggiornamenti di VMware Cloud Foundation (VCF), che supportano l’innovazione digitale dei clienti con una più rapida modernizzazione dell’infrastruttura, una maggiore produttività degli sviluppatori e una migliore resilienza e sicurezza, con un basso total cost of ownership.

Le novità annunciate oggi includono:

  • Modernizzazione dell’infrastruttura: la nuova funzionalità VCF Import consentirà di integrare gli ambienti vSphere e vSAN esistenti in VMware Cloud Foundation, centralizzando la gestione e ottimizzando le risorse senza dover ricostruire completamente l’ambiente dei clienti. Questo trasformerà gli attuali ambienti dei clienti e consentirà una maggiore efficienza, costi inferiori e un time to value più rapido
  • Esperienza cloud per gli sviluppatori: la nuova versione di VMware Cloud Foundation offrirà Tanzu Kubernetes Grid (TKG) come servizio indipendente, fornendo rilasci asincroni di TKG per allinearsi con Kubernetes a monte e fornire rapidamente le ultime versioni agli sviluppatori. Il networking VCF consente agli sviluppatori di concentrarsi sulla codifica e sui test piuttosto che sui complicati requisiti di rete, facilita una migliore collaborazione tra i team di sviluppo e supporta pipeline CI/CD più efficienti
  • Sicurezza e resilienza: Il nuovo ESXi Live Patching consente agli amministratori di applicare patch critiche agli host ESXi senza richiedere finestre di manutenzione, mentre l’aggiornamento flessibile dei componenti VCF offre la possibilità di applicare le ultime patch disponibili al momento dell’aggiornamento a una nuova versione VCF. vSAN Data Protection consentirà agli amministratori di proteggere e recuperare più facilmente le macchine virtuali da cancellazioni accidentali e attacchi ransomware, mentre la sicurezza laterale di VMware vDefend offrirà una maggiore scala di firewall distribuiti e gateway, l’integrazione di SIEM (Security Information and Event Management) per una migliore prevenzione del ransomware da est a ovest e il rilevamento e la risposta di rete (NDR) on-premise per il triage delle minacce

VMware Pivotal Carbon Black

Broadcom ha inoltre annunciato un aggiornamento di vSphere Foundation, che includerà:

  • ESXi Live Patching per aggiornamenti più rapidi senza tempi di inattività
  • Accesso facilitato per gli sviluppatori all’infrastruttura self-service tramite il control plane di vSphere IaaS e una Local Consumption Interface per i servizi di infrastruttura come il servizio vm e il servizio di storage
  • Tanzu Kubernetes Grid Service diventa un servizio indipendente, con aggiornamenti asincroni che consentono ai clienti di consumare più rapidamente le ultime versioni di Kubernetes
  • Gestione più semplice di tutti i componenti di vSphere Foundation con una console semplificata che include inventario globale, diagnostica semplificata, gestione centralizzata dei certificati e licenze unificate
  • Miglioramento dell’esperienza e della sicurezza dell’utente finale grazie al single sign-on su tutti i componenti del prodotto

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Oracle, accordi con Google Cloud e Microsoft Azure in direzione multicloud

Oracle Google Cloud
Annunciati Oracle Interconnect for Google Cloud, Oracle Database@Google Cloud, e l'estensione di Azure AI su Oracle Cloud Infrastructure

Oracle e Google Cloud hanno annunciato una partnership che offre ai clienti la possibilità di abbinare le tecnologie Oracle Cloud Infrastructure (OCI) e Google Cloud per accelerare la migrazione e la modernizzazione delle applicazioni.

Oracle Interconnect for Google Cloud, che unisce OCI FastConnect e Google Cloud Partner Interconnect, sarà inizialmente disponibile per l’onboarding dei clienti in 11 regioni cloud a livello globale e consentirà ai clienti di distribuire carichi di lavoro generici senza costi di trasferimento dati tra i due cloud. Con Oracle Interconnect for Google Cloud, sarà possibile:

  • Innovare utilizzando la migliore combinazione di servizi Oracle e Google Cloud in base alle loro caratteristiche, performance e prezzi
  • Utilizzare un’interconnessione diretta tra OCI e Google Cloud che fornisce una bassa latenza per performance di rete multicloud superiori
  • Eseguire molteplici applicazioni come Oracle E-Business Suite, Oracle PeopleSoft Enterprise, Oracle Retail Merchandising e altro ancora su OCI con data store distribuiti su OCI e Google Cloud
  • Creare nuove applicazioni cloud-native utilizzando le tecnologie Google Cloud e OCI, come ad esempio le tecnologie IA di livello enterprise di Google Cloud

Entro la fine dell’anno sarà disponibile una nuova offerta, Oracle Database@Google Cloud, caratterizzata dal più alto livello di performance del Database e della rete Oracle unito alla parità di funzioni e prezzi con OCI, a vantaggio di organizzazioni di tutto il mondo attive in diversi settori, tra cui servizi finanziari, assistenza sanitaria, retail, produzione e altro ancora.

Con Oracle Database@Google Cloud, i clienti potranno ottenere diversi vantaggi, tra cui:

  • Opzioni flessibili per semplificare e contribuire ad accelerare la migrazione dei database Oracle nel cloud, inclusa la compatibilità con strumenti di migrazione collaudati come Oracle Zero-Downtime Migration
  • Esperienza di acquisto e gestione dei contratti semplificata tramite Google Cloud Marketplace, che consente ai clienti di acquistare i servizi di database Oracle utilizzando gli impegni in essere con Google Cloud e sfruttando i vantaggi delle licenze Oracle, tra cui il modello BYOL (Bring Your Own License) e i programmi di scontistica Oracle come Support Rewards (OSR)
  • Semplicità, sicurezza e latenza di un ambiente operativo unificato (datacenter) all’interno di Google Cloud per distribuire l’intera gamma di servizi database Oracle, tra cui Oracle Exadata Database Service, Oracle Autonomous Database Service, MySQL Heatwave, Oracle Database Zero Data Loss Autonomous Recovery Service, Oracle GoldenGate e Oracle Data Safe

Oracle condurrà e gestirà i servizi database Oracle direttamente all’interno dei datacenter di Google Cloud a livello globale, a cominciare dalle cloud region in Nord America e in Europa. Oracle Exadata Database Service, Oracle Autonomous Database Service e Oracle Real Application Clusters (RAC) verranno resi disponibili nei prossimi mesi dell’anno in quattro regioni cloud di Google: US East (Ashburn), US West (Salt Lake City), UK South (Londra) e Germany Central (Francoforte), per poi espandersi rapidamente in altre region in tutto il mondo.

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Inoltre, Oracle, Microsoft e OpenAI hanno siglato una partnership per estendere la piattaforma Microsoft Azure AI su Oracle Cloud Infrastructure (OCI) con l’obiettivo di fornire capacità aggiuntiva per OpenAI. 

L’infrastruttura IA di OCI sta favorendo l’innovazione in questo campo e OpenAI si unirà alle migliaia di innovatori a livello globale che eseguono i propri carichi di lavoro IA sull’infrastruttura AI di OCI. Adept, Modal, MosaicML, NVIDIA, Reka, Suno, Together AI, Twelve Labs, xAI e altri ancora utilizzano OCI Supercluster per l’addestramento e l’inferenza dei modelli IA di nuova generazione.

Per la formazione di LLM, OCI Supercluster può supportare fino a 64.000 GPU NVIDIA Blackwell o Superchip GB200 Grace Blackwell, connessi tramite una rete di cluster RDMA a bassissima latenza e una variertà di soluzioni di storage HPC. Le virtual machine OCI Compute e le istanze NVIDIA GPU Bare Metal di OCI possono inoltre alimentare le applicazioni per l’IA generativa, la computer vision, l’elaborazione del linguaggio naturale, i sistemi di suggerimento e molto altro ancora.

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