Oracle, è tempo di IT bimodale: cloud e on premises
«Noi esperti del settore dell’information technology possiamo dire, forse, che non abbiamo capito niente quando abbiamo parlato di cloud negli ultimi 10 anni. Abbiamo pensato che fosse un “posto”, un luogo dove archiviare i dati e dal quale fruire servizi. La chiave di volta è pensare al cloud come a un’architettura».
Va dritto al nocciolo della questione Mario Derba, vice presidente Oracle area vendite per l’Europa meridionale. Lo dice incontrando CWI all’Oracle Open World, la grande rassegna iniziata domenica 25 ottobre a San Francesco e che vede la presenza di persone provenienti da 141 paesi.
Bi-modal it
Se il cloud è un’architettura, quale insegnamento possono trarre quanti lavorano nel settore dell’IT? «Il cloud è la chiave che può aiutare i nostri CIO a diventare motori d’innovazione, accogliendo tutto quello che il cloud porta di nuovo senza rinunciare tuttavia alla solidità dei sistemi che in questi anni hanno costruito».
Anche nell’information technology – per dirla all’Antoine-Laurent de Lavoisier – nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Nelle parole di Derba c’è la visione a tutto tondo di Oracle in grado di offrire soluzioni cloud che armonizzino gli asset dei propri clienti.
In un post pubblicato su LinkedIn, Derba chiama tutto ciò con il nome di “bi-modal IT”, perché capace di far coesistere ambienti “on-premise” e cloud.
Cloud: una via per uscire dalla crisi
«Il cloud è una grande opportunità per tutte le aziende– spiega a CWI Fabio Spoletini, country manager Oracle Italia – che permette loro di rilanciarsi. Faremo di tutto per sostenere il mercato italiano, portando la nostra innovazione».
Cloud per Spoletini è sinonimo di sicurezza, interoperabilità e suite «così da avere un passaggio facile dei processi core». Se la via del cloud è aperta a tutti, la competizione sul cloud è «ancora in una fase iniziale»: la sfida tra Oracle e Microsoft, ad esempio, è appena iniziata, soprattutto per quanto riguarda il PaaS.
Via alla nuova data visualization
Dalle parole ai fatti. Di oggi, da San Francisco, l’annuncio di Oracle di un nuovo programma dedicato al cloud all’interno di Oracle PartnerNetwork. Ma non basta: l’azienda della Silicon Valley ha presentato un nuovo servizio cloud di data visualization capace di rendere accessibile a ogni utente aziendale analisi complete.
Nuove funzionalità anche su Oracle Fusion Middleware, utili per creare ed eseguire applicazioni di business e migliorare la continuità operativa on premise e nel cloud.
Infine, l’introduzione di una nuova famiglia di sistemi SPARC, basata sul microprocessore M7 con 32core e 256 thread, e la presentazione di Oracle Solaris 11.3, la release più recente del sistema operativo enteprise che include funzionalità avanzate per la gestione di sicurezza, virtualizzazione e cloud.