Documenti al sicuro con TeamSystem: lo riconosce l’AgID

Documenti al sicuro con TeamSystem: lo riconosce l’AgID
Grazie alla certificazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale, il servizio di conservazione sostitutiva in cloud di TeamSystem potrà essere utilizzato anche dagli enti pubblici

L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha accredito il servizio di conservazione sostitutiva in cloud di TeamSystem. L’azienda viene quindi inserita nell’elenco dei conservatori attivi, che conta 21 società in tutta Italia. La corrispondenza con gli standard richiesti per svolgere l’attività di conservatore è stata raggiunta grazie all’affidabilità organizzativa, tecnica e finanziaria di TeamSystem, che ha potuto dimostrare le competenze del proprio personale e l’utilizzo di sistemi di conservazione di documenti informatici affidabili e sicuri. Questi sistemi sono stati realizzati e gestiti in conformità alle disposizioni, ai criteri, agli standard e alle specifiche di sicurezza e di interoperabilità contenute nelle regole tecniche previste dal CAD e dal DPCM del 3 dicembre 2013.

Questo è un passo importante per TeamSystem, ed è il coronamento dell’attività che abbiamo intrapreso molti anni fa per assicurare standard qualitativi sempre più alti”, ha dichiarato Stefano Matera, Direttore Marketing e Direttore Commerciale Canale Indiretto del gruppo TeamSystem. “La certificazione AgID è riservata a un numero molto ristretto ed esclusivo di provider in quanto attesta i migliori standard di qualità e sicurezza, di conseguenza il nostro servizio è particolarmente distintivo sul mercato”.

Grazie al riconoscimento dell’AgID, il servizio di conservazione sostitutiva della documentazione in cloud di TeamSystem Service potrà essere proposto anche alla Pubblica Amministrazione, in quanto rispondente agli standard di qualità e sicurezza richiesti per gli Enti Pubblici.

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Ecco come è fatto Facebook Reactions, il “Mi piace” con sei sfumature emotive

Ecco come è fatto Facebook Reactions, il “Mi piace” con sei sfumature emotive
In Irlanda e Spagna gli utenti Facebook potranno usare al posto del "Mi piace" icone che rappresentano amore, risate, felicità, stupore, tristezza e rabbia. A quando in Italia?

Non si tratta di un pulsante “Non mi piace”, come era stato inizialmente ventilato, ma Facebook sta sperimentando una serie di “reazioni emotive” che potranno essere comunicate attraverso il pulsante Like. Gli utenti in Irlanda e Spagna stanno già sperimentando un set di faccine (emoji) chiamato Reactions, inserite all’interno dell’iconico bottone col pollice alzato.

Invece del utilizzare il solo Like, gli utenti potranno esprimere amore, risate, felicità, stupore, tristezza e rabbia. Chi preferisce non scendere in questi dettagli, potrà continuare a usare il pulsante Mi piace come al solito, e sarà comunque la scelta predefinita.

Non è ancora chiaro se Facebook introdurrà Reactions in altri paesi, ma anche se non sarà nella forma sperimentata in Spagna e Irlanda, è molto probabile che qualche cambiamento simile avrà luogo prima o poi.

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Nell’immagine fornita da Facebook, ecco le cinque icone che sarà possibile usare al posto del semplice pollice alzato del Like.

Da molto tempo gli utenti chiedono l’introduzione di un tasto “Non mi piace”, da usare in quelle situazioni in cui si vuole comunicare vicinanza al tema di un post ma non si vuole dire che di apprezzare il contenuto del suo messaggio. Nel 2010 circiolò pure un malware che tentò di sfruttare questo desiderio per secondi fini.

È capitato a tutti. Un amico pubblica un toccante aggiornamento che annuncia la morte di una persona cara. Il primo impulso è di premere “Like” per esprimere solidarietà, ma ci si ferma nel momento in cui si realizza che dire “Mi piace” non è decisamente appropriato in questo caso.

Malgrado ciò, Facebook aveva finora resistito alla tentazione di inserire un pulsante “Non mi piace”. In dicembre, l’azienda aveva annunciato invece di voler testare alcune alternative che avrebbero consentito di esprimere una gamma di emozioni più vasta. A settembre, il CEO Mark Zuckerberg annunciò che Facebook stave lavorando a un sistema per permettere agli utenti di esprimere empatia.

è ingenuo pensare che Facebook introdurrà Reactions solo per compiacere gli utenti: l’obiettivo è la sentiment analysis sui social

Pensare che Facebook introdurrà questa modifica per accontentare gli utenti sarebbe però decisamente ingenuo. Un grosso filone del social media marketing consiste nell’interpretazione della reazione emotiva a un post (analisi del “sentiment”), che al momento prevede l’utilizzo di complessi algoritmi di interpretazione semantica del testo che purtroppo – come accade ogni volta in cui si cerca di insegnare a un computer a comprendere il linguaggio umano naturale – spesso prendono sonore cantonate.

Poter offrire ai propri clienti un sistema certo per valutare la reazione emotiva sui social network verso un marchio o un prodotto potrebbe rappresentare un bel servizio in più per i clienti pubblicitari di Facebook.

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