Realizzata da Readdle e proposta a 8 Euro, PDF Expert è un software che offre davvero tante opzioni per caricare e gestire i PDF sull’iPad, con il bonus di un’interfaccia piacevolmente pulita, piuttosto chiara e usabile, nonostante la mole di funzioni ed elementi che offre.

La schermata principale presenta la libreria, corrispondente al tab “Documents” sulla sinistra, che è paragonabile al filesystem di un computer: visualizzazione dei file come anteprime o elenco, cartelle annidabili, ricerca testuale nei nomi o nei contenuti, gestione dei file pressoché completa con eliminazione e duplicazione, possibilità di spostare e rinominare, comprimere, inviare per email o ad un’altra app.

Oltre alla sincronizzazione da computer tramite iTunes e al menu “Apri con…” per passare un file da Safari o Mail, ci sono molte altre opzioni per aprire un documento in PDF Expert.

Nel tab “Network” possiamo accedere ad un server FTP, SFTP o WebDAV inserendo l’indirizzo o cercando quelli presenti sulla stessa rete locale.

Possiamo inoltre aggiungere il nostro account a svariati servizi di archiviazione online quali Google Drive, SugarSync, Box, SkyDrive, Huddle, Oxygen Cloud, Office 365 Sharepoint e Dropbox. Quest’ultimo in particolare ci consente di tenere sincronizzate cartelle a nostra scelta, nonché di manipolare i file, fatta eccezione per lo spostamento.

Se invece ci interessa trasferire documenti da e verso computer presenti nella stessa rete locale, sarà più conveniente rendere direttamente accessibile l’iPad come “Wi-Fi Drive” tramite protocollo WebDAV, con possibilità di specificare una password. In questo modo potremo montare l’archivio di PDF Expert come disco esterno su computer oppure accedervi tramite browser inserendo l’indirizzo IP.

Quando apriamo un documento la visualizzazione varia a seconda dell’orientamento dell’iPad, e potremo fare zoom con le dita tramite i gesti standard.

L’apertura è generalmente veloce, anche in caso di documenti decisamente corposi come possono essere libri illustrati di centinaia di pagine. Il rendering delle nuove facciate di solito è rapido, istantaneo nel caso del testo, mentre abbiamo notato comprensibili rallentamenti nel caso di impaginati con immagini ad alta risoluzione o tracciati vettoriali numerosi o complessi (ad esempio mappe o schemi).

L’interfaccia del programma è ridotta a delle sottili barre a scomparsa, che potremo far sparire o richiamare con un tap. Le pagine scorrono trascinando il dito in qualsiasi punto dello schermo oppure con un tap sul bordo. Per navigare in un punto diverso della struttura del documento possiamo scorrere il dito lungo la barra inferiore, digitare un numero nel pop-up “go to page…” oppure aprire la lista delle anteprime dal pulsante nella barra superiore. Qui potremo gestire le pagine del file spostandole, copiandole, ruotandole, eliminandole. Ci sono anche funzioni di editing più avanzato: possiamo inserire fogli bianchi, selezionare un gruppo di pagine ed estrarle come documento separato oppure copiarle e incollarle in un altro file, di fatto permettendoci di creare nuovi PDF con contenuti personalizzati.

PDF Expert visualizza senza problemi anche file di Word, PowerPoint, TXT ed RTF.

Potremo selezionare e copiare il testo di questi altri formati, ma non potremo creare annotazioni e fare modifiche.

PDFExpert e i form

Un’utile particolarità di alcuni tipi di PDF sono i “form”, ovvero moduli con dei campi già pronti per l’inserimento dei dati. PDF Expert li gestisce senza problemi, da quelli in cui scrivere qualcosa digitando a quelli in cui scegliere tra varie possibilità precompilate.

Riaprendo un documento ci ritroveremo dove avevamo lasciato la lettura. Questo implica che, tramite il pulsante della cronologia presente nella barra superiore, potremo andare agevolmente da un file all’altro senza dover passare per la libreria.

Nel menu della freccia ricurva troveremo alcune funzioni utili ad una lettura più agevole: la regolazione della luminosità, la possibilità di passare da un tema cromatico diurno ad uno notturno (ovvero testo chiaro su sfondo scuro), e il “Crop mode”. Quest’ultimo serve a mantenere sia il livello che la posizione dello zoom passando da una pagina all’altra: particolarmente utile per eliminare margini e ovviare ad impaginazioni non pensate per la fruizione a video.

Se il testo contenuto nel PDF è vero testo (e non un’immagine scansionata) potremo selezionarlo, copiarlo e anche effettuare delle ricerche tramite il pulsante nella barra: i risultati presentano un po’ di contesto così che potremo individuare più facilmente l’occorrenza che ci interessa, e questa inoltre verrà evidenziata nel testo con un colore.

PDFExpert - Indici

Il pulsante con il libro apre la finestrella degli indici. In “outlines” troveremo il sommario dei contenuti se il PDF è adeguatamente indicizzato, l’elenco delle annotazioni fatte e i nostri segnalibri, che potremo creare tramite il pulsante “+”, ultimo a destra nella barra superiore.

Un tap sul pulsante della matita ci mette a disposizione un’ulteriore striscia di strumenti. All’estrema sinistra troviamo il tasto per annullare, che con un tap lungo ci permette anche di ripetere. Le forme vettoriali sono semplici: rettangolo, ellisse, retta e freccia. Il colore, la dimensione, lo spessore possono essere variati tramite menu contestuale dopo aver creato la forma sul foglio, ma purtroppo non prima. Il programma comunque ricorda l’ultima impostazione usata.

Il testo può essere evidenziato, sottolineato o barrato con precisione selezionandolo, anche grazie ad una piccola lente d’ingrandimento pop-up.

PDFExpert per iPad

La singola parola può essere selezionata semplicemente con un tap. Una volta inserita, la sottolineatura non può essere modificata ma solo cancellata: comportamento fastidioso, ma comune anche nelle altre app. Abbiamo comunque la possibilità di ripetere e annullare le azioni, che, effettivamente, forse è più veloce.

Una nota testuale lunga trova il suo posto ideale in un appunto pop-up, mentre quelle brevi possono essere digitate direttamente sulla pagina. Possiamo inserire un’immagine dalla Libreria dell’iPad o scattando una foto sul momento, mentre per segni che dobbiamo ripetere spesso, come ad esempio una spunta, una croce o un bollino di approvazione, abbiamo a disposizione “timbri” già fatti o possiamo creare i nostri, testuali o con un’immagine presa dalla Libreria.

Possiamo perfino avere un timbro con la nostra firma, da creare scrivendo in grande in una maschera apposita, mentre la firma “del cliente” viene inserita ma non viene registrata per essere riutilizzata.

Oltre che dalla barra, tutti questi strumenti possono essere evocati in qualsiasi momento tramite menu contestuali che appaiono selezionando del testo o con un tap lungo nel punto in cui vogliamo inserire l’elemento. Da questo menu oltretutto troviamo la possibilità di inserire una nota sonora registrando.

Tornando agli strumenti contenuti nella barra, possiamo segnare a mano libera con matite ed evidenziatori, e cancellare con un’ottima gomma.

Da notare che ogni segno è vettoriale, e potrà essere modificato, spostato e ridimensionato a piacimento in un secondo momento. La performance di questi strumenti è buona, la linea tracciata è fluida e continua e segue bene il dito o la penna capacitiva: ingrandendo adeguatamente sarà possibile scrivere in maniera intellegibile nonché prendere semplici appunti visuali come formule chimiche o matematiche. Mentre usiamo questi strumenti a mano libera possiamo spostarci nella pagina e zoomare usando due dita.

Il poggiapolsi (pulsante con la manina) funziona piuttosto bene nell’evitare segni accidentali se si appoggia la mano sull’iPad per scrivere più comodamente, ma dà qualche problema con i gesti a due dita, quindi è più efficiente quando rimaniamo fermi a fare un disegnino o perché riusciamo a scrivere senza zoomare.

Gli evidenziatori semitrasparenti saranno indispensabili per sottolineare brani presenti come immagine invece che come vero testo.
A questi strumenti viene dedicata una barra con preset e opzioni con colori, spessori e opacità a nostra scelta: ottima, e vorremmo vederne una equivalente per le forme e le sottolineature.

Dopo aver annotato un PDF possiamo stamparlo direttamente dall’iPad via AirPrint, salvarlo online sul nostro servizio di archiviazione preferito caricandolo oppure sincronizzando la cartella in cui si trova.
Inoltre, potremo anche passarlo ad un’altra app o anche inviarlo come allegato ad un’email: avremo l’opzione di “appiattirlo” evitando che venga modificato oppure di inviarlo così com’è, con annotazioni e contenuti dei campi modificabili ed eventualmente con elenco delle modifiche nel corpo del messaggio stesso.
Sul computer i file potranno essere aperti con Adobe Reader o altro lettore di PDF.