20 Pflop/s per il nuovo supercomputer italiano Marconi
Lenovo sta realizzando il nuovo supercomputer italiano per la ricerca co-progettato dal Cineca sulla piattaforma NeXtScale di Lenovo. Il nuovo sistema sarà equipaggiato con la famiglia di processori Intel Xeon di prossima generazione, per garantire alla comunità scientifica un sistema con elevata potenza di calcolo, tecnologicamente all’avanguardia e in grado di contenere l’assorbimento di energia elettrica.
Il contratto di acquisizione è stato siglato lo scorso 30 marzo, dopo l’avvio di una procedura negoziata di selezione iniziata oltre un anno fa tramite bando europeo. La procedura si è conclusa a dicembre 2015, con l’assegnazione dell’incarico alla società Lenovo, uno dei tre maggiori produttori globali nel mercato dei server basati su architettura x86 e da oltre due anni leader mondiale indiscusso del mercato PC.
Scopri di più sulle soluzioni soluzioni server, storage e networking di Lenovo
Questa realizzazione rappresenta la prima fase del piano di sviluppo dell’infrastruttura di supercalcolo italiana a supporto della ricerca deliberata dagli organi di governo del Cineca. Il piano complessivo prevede un investimento di 50 milioni di Euro in due fasi: la prima metterà a disposizione della comunità scientifica una potenza di calcolo pari a circa 20 Pflop/s e una capacità di memorizzazione dati di oltre 20 PetaByte, la cui messa in produzione si completerà nella seconda metà del 2017. La seconda fase inizierà nel corso del 2019 e avrà come obiettivo l’incremento della potenza disponibile fino a raggiungere i 50/60 Pflop/s entro l’anno 2020.
Lo sviluppo progressivo di Marconi offrirà un sistema di elevatissima potenza ma dall’anima “green”
Il nuovo sistema sarà progressivamente completato in poco più di 12 mesi, tra aprile 2016 e luglio 2017, secondo un piano di aggiornamenti successivi. Entro giugno entrerà in produzione un sistema preliminare progettato per raggiungere una potenza di calcolo di 2 Pflop/s, mentre entro la fine dell’anno si aggiungerà una partizione equipaggiata con microprocessori di nuova generazione Intel Xeon Phi, per una configurazione complessiva di circa 250 mila core con una potenza di calcolo prevista dell’ordine di circa 13 Pflop/s. Infine, nel corso del 2017, l’installazione sarà completata con processori di nuova generazione Intel Xeon e raggiungerà una potenza computazionale complessiva di circa 20 Pflop/s.
Il supercomputer sfrutta anche la nuova architettura Intel Omni-Path, che offre interconnessione ad alte prestazioni per consentire la scalabilità efficiente delle migliaia di server del sistema. Un sottosistema storage a elevate prestazioni Lenovo GSS, che integra il filesystem IBM Spectrum Scale (GPFS), fornisce la capacità di memorizzazione dati.
Lo sviluppo progressivo del sistema Marconi permetterà di utilizzare la tecnologia dei microprocessori allo stato dell’arte, offrendo un sistema di elevatissima potenza ma dall’anima “green”. Uno dei parametri del progetto concepito dallo staff del Cineca, infatti, è di incrementare progressivamente la potenza computazionale fino a 50 Pflop/s senza superare, in nessuna delle fasi, il limite di 3 MWatt di assorbimento elettrico.
“Mettendo a disposizione i più potenti sistemi di supercalcolo consentiremo ai ricercatori di affrontare le grandi sfide scientifiche e socioeconomiche del nostro tempo, dalla medicina di precisione al cambiamento climatico, dalla fisica fondamentale ai nuovi materiali. Supercalcolo e Big Data analitycs sono strumenti indispensabili per la scienza computazionale e data driven della ricerca nazionale e internazionale” ha dichiarato Sanzio Bassini, Direttore del Dipartimento Supercalcolo e Innovazione del Cineca.