Recuperare dati da chiavetta USB con formattazione RAW

Anche se la partizione di una chiavetta USB danneggiata appare come "Raw", spesso è comunque possibile recuperare i dati e di documenti andati persi

Le chiavette USB o le memorie flash sono pratiche e resistono bene a urti e scossoni, ma possono di punto in bianco danneggiarsi e risultare illeggibili. Quando capita, Windows visualizza il messaggio “È necessario formattare il disco prima di usarlo”, e in pratica non è più possibile accedere ai documenti presenti sul disco. Fortunatamente, spesso è comunque possibile recuperare dati da chiavetta USB, persino se la partizione è danneggiata.

Utilizzando l’applicazione di Windows Gestione Disco in molti casi si può vedere che la chiavetta USB non ha una partizione FAT32, ma in formato RAW. Quando questo accade di solito è possibile recuperare i documenti illeggibili e i dati persi, ma per farlo bisogna usare lo strumento giusto. Siamo riusciti a recuperare con successo i dati in questo scenario con EaseUs Partition Master Free Edition (partition-tool.com).

EaseUs ha molti strumenti di recupero dati simili tra di loro e spesso si sovrappongono per caratteristiche, ma per questo particolare compito dovrebbe essere perfetto. Il processo di recupero della partizione è semplice, ma non intuitivo.

Bisogna lanciare Partition Master e selezionare Partition Manager, e non il recupero dei dati. Dopo aver individuato l’unità USB nella tabella dei dischi che si trova nell’area inferiore della finestra, bisogna usare il pulsante destro del mouse sulla partizione da ripristinare, e scegliere Partition Recovery.

È bene provare prima la modalità “Fast”, che dovrebbe essere sufficiente. In caso contrario, il programma permette di provare ancora in modalità “Complete”. Quando si individua la partizione, bisogna selezionarla mettendo un segno di spunta nella casella accanto ad essa, quindi cliccare su “Proceded. Partition Master”. Questo ripristina automaticamente la partizione e al termine è possibile uscire dal programma.

A questo punto dovrebbe essere possibile riuscire a leggere i file che prima erano inaccessibili.

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Ecco l’iPad mini

L'iPad mini - Credits: courtesy of Apple
Arriva un fratello minore dell'iPad, più pratico e maneggevole e forte del parco software di 275000 app: per tentare che ha già un iPad "grande" e chi non ne ha ancora uno

Un iPad dal design interamente rinnovato, 23 percento più sottile e 53 percento più leggero rispetto all’iPad di terza generazione. Si chiama iPad mini ed è a tutti gli effetti una versione miniaturizzata dell’iPad 2, riveduta e corretta in alcune caratteristiche.

Presentato da Philip Schiller, Vicepresidente di Apple, come “un piccolo grande iPad” l’iPad mini ha un display Multi-Touch da 7,9 pollici e lo stesso numero di pixel dei primi due modelli. Con una risoluzione di 1024 x 768 è quindi subito pronto a utilizzare le oltre 275’000 app create o ottimizzate per l’iPad in questi anni.

Se poi consideriamo le ottime caratteristiche tecniche, le prestazioni wireless e la connettività dati 4G, nonché un’autonomia di 10 ore, pari a quella degli altri iPad, il nuovo mini ha tutte le carte in regola per ritagliarsi uno spazio importante.

Non solo è la scelta perfetta oer chi già usa l’iPad ma viaggia molto e vuole un tablet più maneggevole ma anche per conquistare nuovi utenti ancora indecisi se un tablet faccia davvero al loro caso.

Il design

Sottile come una matita e leggero come un bloc-notes, l’iPad mini è stato progettato per stare in una sola mano ma offrire uno schermo mediamente più grande di quello di altri tablet “piccoli” in commercio e distinguersi in quanto membro a tutti gli effetti della famiglia iPad.

Le dimensioni dell'iPad mini - Credits: courtesy of Apple

Le dimensioni dell’iPad mini – Credits: courtesy of Apple

Il design in vetro e alluminio, spesso appena 7,2 mm di spessore e pesante poco più di 300 grammi, la metà degli iPad con schermo da 9,7 pollici. Disponibile in due colori, il retro dell’iPad mini prende le mosse dall’iPhone 5 e la scelta è tra un modello con cornice bianca e retro argento oppure cornice nera e retro in ardesia.

Lo schermo

Il punto di forza dell’iPad mini è senza dubbio il display Multi-Touch da 7,9 pollici, che offre il 35% di spazio a video in più rispetto ai tablet da 7 pollici, e offre un’area di visualizzazione effettiva superiore del 67%.
Laddove i tablet da 7″ hanno un’area utile di 141,9 cm quadrati, l’iPad mini offre invece 191,4 cm quadrati, ed ha la stessa proporzione degli iPad con schermo da 9,7, così da permettere una fruizione invariata delle app.

Non è un display Retina, probabilmente per contenere il consumo energetico e il calore prodotto, ma si tratta comunque di un ottimo schermo, dai colori brillanti e testi nitidi.

Retroilluminato LED, con tecnologia IPS, lo schermo dell’iPad mini ha una griglia di 1024 x 768 pixel ma ha una densità di 163 ppi (pixel per pollice) contro i 132 ppi dell’iPad originale e del 2.

Performance e autonomia

L’iPad mini ha lo stesso hardware dell’iPad 2 ed adotta lo stesso chip dual-core A5 così da non imporre alcun sacrificio nell’uso.

Nonostante dimensione e batteria ridotte, il mini offre un’autonomia in linea con l’ottimo standard a cui Apple ci ha abituato.

L’azienda afferma che è possibile arrivare fino a 10 ore di navigazione web via Wi-Fi, riproduzione video o riproduzione audio e fino a 9 ore di navigazione web se ci connettiamo tramite la rete dati cellulare.

Modelli, prezzi e disponibilità

L’iPad mini è disponibile in tre capienze, 16, 32 e 64 GB e in due colorazioni, le stesse dell’iPhone 5: nero e ardesia oppure bianco e argento.
I modelli con Wi-Fi saranno disponibili all’inizio di novembre e partiranno da 329 Euro, IVA e tasse incluse. L’iPad mini con Wi-Fi + Cellular inizierà ad essere consegnato un paio di settimane dopo, ad un prezzo di partenza di 459 Euro, sempre IVA e tasse incluse.

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