5 trend per l’infrastruttura iperconvergente nel 2017
L’infrastruttura iperconvergente sta diventando una componente fondamentale del software-defined data center (SDDC) e, nel prossimo anno, si prevede che sarà al centro della scena, tanto più che lo spostamento dei dati dallo storage fisico al cloud ha un impatto notevole nell’approccio alla gestione quotidiana del data center. VMware ha così delineato cinque trend per l’infrastruttura iperconvergente nel 2017 che vi proponiamo qui sotto nel dettaglio.
1 – L’ascesa dell’IT generalista nel mondo dello storage
L’arrivo della infrastruttura iperconvergente e dei relativi strumenti software significa che lo storage può essere fornito e gestito da professionisti IT, piuttosto che da specialisti dello storage. I responsabili IT possono gestire l’intera infrastruttura con un unico set di strumenti e si riduce anche il rischio di commettere errori, perché si abbassano i prezzi degli entry-point e questo consente ai reparti IT di partire con poco e scalare nel tempo, aggiungendo più spazio di archiviazione e valutando nel tempo le esigenze che cambiano.
Dato che questa tendenza continua, i professionisti IT sono sempre più in grado di concentrarsi su casi d’uso mirati e applicazioni in cui le prestazioni dello storage sono fondamentali. Ancora più importante, poiché l’infrastruttura iperconvergente consente di allocare il personale e le risorse in modo più efficiente, la conversazione intorno all’IT nel 2017 si sposterà dalla manutenzione quotidiana delle infrastrutture a come l’IT può diventare un driver reale del business.
2 – L’Ethernet è in, il Fibre Channel è out
Gli analisti hanno da tempo previsto la lenta morte dello storage Fibre Channel. Nel 2017 si prevede che il suo uso si ridurrà ancora più velocemente, con la sempre crescente velocità dell’Ethernet standard, eliminando la necessità di connessioni proprietarie SAN anche tra i clienti che sono roccaforte tradizionale del Fibre Channel. Con lo storage hyperconverged e scale-out che diventa la norma, server e dispositivi storage saranno sempre sulla stessa rete, mentre la tecnologia Fibre Channel sarà sempre di più legacy.
3 – Sempre più soluzioni basate su server
In passato acquistare storage aziendale spesso significava spendere decine o addirittura centinaia di migliaia di euro per un dispositivo storage proprietario che era difficile da configurare e da gestire. L’HCI sta cambiando tutto questo. Gli operatori di data center realmente hyperscale – le AWS, Baidus, e Alibaba del mondo – hanno mostrato la via.
Ognuno di loro ha infatti costruito la propria infrastruttura storage utilizzando un modello scale-out basato su server x86. Si pensa a questo punto che il 2017 sarà l’anno in cui un numero crescente di organizzazioni capiranno il livello di flessibilità, scalabilità e riduzione dei costi offerta dalla HCI.
4 – L’infrastruttura iperconvergente democratizza lo storage
I fornitori di hardware server hanno assistito negli ultimi tempi a crolli significativi delle vendite, soprattutto nel 2016. Tuttavia, ci aspettiamo che il trend si invertirà nel nuovo anno. Infatti, l’arrivo dei chip Intel per server di prossima generazione Skylake tanto attesi per la metà del 2017 rischia di innescare un aggiornamento dei data center di una portata enorme.
Molte organizzazioni in tutto il mondo potranno probabilmente vedere questa come un’opportunità per fare il salto nell’infrastruttura iperconvergente. Di conseguenza, anche le organizzazioni dei mercati emergenti che non hanno mai realmente investito nello storage tradizionale inizieranno a guardare alle proprie infrastrutture e alle applicazioni sotto una luce completamente nuova.
5 – Lo Storage All-Flash diventa il nuovo standard
Le economie della tecnologia flash media sono ormai tali che le prestazioni e la flessibilità dello storage a stato solido non possono essere ignorate, anche da parte di organizzazioni che più di altre sono attente ai costi. Il design scale-out dell’infrastruttura iperconvergente significa che standardizzare su flash riduce i costi di supporto dei clienti.
E con il crollo dei prezzi si prevede che aumentino le vendite di memorie flash nel 2017, e i clienti con budget IT limitati dovranno giustificare la decisione di acquistare storage su disco rigido invece di soluzioni all-flash, piuttosto che il contrario.