Microsoft e Open AI pensano a un data center da 100 miliardi: follia ecologica ed economica?
Secondo quanto riportato da The Information, OpenAI sarebbe in trattative con Microsoft per costruire entro il 2028 un enorme data center dal nome in codice Stargate contenente milioni di acceleratori di IA a un costo che potrebbe raggiungere i 100 miliardi di dollari (100 volte il costo per un moderno data center).
Stargate sarebbe il più grande di una serie di data center per l’intelligenza artificiale costruiti da Microsoft per OpenAI nei prossimi sei anni e potrebbe consumare fino a cinque gigawatt una volta operativo. Date le tempistiche, è difficile dire quali acceleratori IA utilizzerà Stargate. Attualmente, Microsoft utilizza quelli di Nvidia, AMD e il proprio Maia 100 per una serie di carichi di lavoro, tra cui i modelli GPT-4 e GPT-3.5.
Se fosse costruito oggi, un data center da cinque gigawatt potrebbe ospitare oltre 40.000 sistemi rack DGX GB200 NVL72 di Nvidia, contenenti 2,88 milioni di GPU Blackwell capaci di 14.400 exaFLOPS di prestazioni FP8.
Trovare energia a zero emissioni di anidride carbonica sufficiente per alimentare un sistema del genere potrebbe tuttavia rivelarsi un obiettivo a dir poco problematico, considerando che la più grande centrale nucleare degli Stati Uniti (la Palo Verde Generating Station in Arizona) è in grado di fornire solo 3,3 gigawatt di energia elettrica dai suoi tre reattori.
I colloqui per la costruzione di Stargate risalirebbero alla metà dello scorso anno e nel frattempo la sempre più stretta collaborazione con OpenAI potrebbe aver contribuito alla decisione di Microsoft di considerare proprio dei piccoli reattori modulari (Small Modular Reactors o SMR) per alimentare i suoi futuri data center. Gli SMR sono reattori a fissione miniaturizzati in grado di produrre da decine a centinaia di megawatt a seconda del progetto e rappresentano un’opzione allettante per gli operatori di data center, sebbene gli SMR commerciali come quelli sviluppati da NuScale o da Oklo non siano ancora arrivati sul mercato.
Un altro aspetto interessante da sottolineare è che il 2028 coincide con l’accordo di acquisto di energia precedentemente annunciato da Microsoft con la startup energetica Helion Energy, la cui tecnologia basata su un reattore a fusione sarebbe però ben lontana dall’assicurare anche solo una piccola parte dei cinque gigawatt che sarebbero necessari per alimentare Stargate.