Green IT: l’informatica a basso impatto ambientale
Green IT è un approccio alla progettazione, realizzazione e gestione dei dispositivi informatici – dal singolo smartphone a interi data center – che cerca di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente del loro utilizzo.
Come tale il termine comprende moltissimi aspetti che si possono declinare in vario modo a seconda dell’ambito in cui ci troviamo, ad esempio la gestione del consumo energetico di un data center si affronta in modo diverso da quella di un singolo computer.
Il tema della Green IT nasce negli anni Novanta soprattutto grazie al concorrere di due fattori: una coscienza ambientale più sviluppata a livello globale e la diffusione di grandi data center che hanno posto in maniera più evidente il tema del consumo energetico dell’informatica.
Ancora oggi la razionalizzazione dei consumi energetici è il tema più comunemente associato al concetto di Green IT e più propagandato dalle varie iniziative che negli anni sono sorte intorno a essa. Il problema viene affrontato a livello di progettazione dei singoli prodotti (device portatili, PC, server, unità di storage…) e soprattutto a livello di concezione dei moderni data center, dato che un data center è una struttura particolarmente “energivora” per il consumo sia dei suoi server sia dell’impianto di condizionamento ambientale che li accompagna.
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Le aziende che progettano componenti elettronici seguono sempre, ove possibile, un approccio orientato al minimo consumo: le CPU offrono sempre più potenza elaborativa per Watt consumato, gli hard disk smettono di ruotare quando non sono usati e così via. Questo anche per ridurre al minimo la dissipazione termica dei componenti, aumentandone la longevità e riducendo la necessità di raffreddamento forzato con ventole o altri sistemi.
Nella progettazione dei sistemi per data center e dei data center stessi nel loro complesso l’attenzione a questi temi è ancora più elevata. Per ottimizzare l’occupazione di spazio fisico si studiano sistemi ad alta densità di nodi in cui la disposizione dei componenti cerca di massimizzare l’effetto di raffreddamento della ventilazione non forzata.
In alcuni casi i grandi provider come Google e Facebook hanno provveduto a progettare e realizzare direttamente server a basso consumo e raffreddati a ventilazione naturale, non giudicando sufficienti per le loro necessità i modelli disponibili sul mercato. Parallelamente si cerca anche di ridurre l’impatto ambientale dei grandi data center alimentandoli con energia rinnovabile, ad esempio eolica.
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Altro tema portante della Green IT è l’eco-compatibilità dei prodotti informatici, che idealmente dovrebbero essere realizzati facendo ricorso il meno possibile a materiali e sostanze dannose per l’ambiente. Esistono normative internazionali in questo senso, come l’europea RoHS, che vietano l’utilizzo ad esempio di piombo, mercurio, cadmio e alcuni materiali plastici.
In ogni caso i dispositivi informatici di qualsiasi classe rientrano tra quelli che richiedono uno smaltimento mirato per ridurre al minimo l’inquinamento ambientale che generano. In questo senso rientra tra i principi della Green IT anche la riduzione dell’obsolescenza e il riuso dei prodotti IT: più a lungo un computer o un server, o tutto un data center, riescono a fare il loro lavoro meno spesso dovranno essere smaltiti.