HP annuncia la piattaforma preintegrata NFV System

HP annuncia la piattaforma preintegrata NFV System
Da HP arriva una nuova piattaforma preintegrata che include hardware, software e servizi e fornisce ai CSP affidabilità, scalabilità e prestazioni carrier grade.

HP ha annunciato HP NFV System, una piattaforma preintegrata per la virtualizzazione delle funzioni di rete (NFV, Network Functions Virtualization) progettata per consentire ai provider di servizi di comunicazione di accelerare le implementazioni NFV negli ambienti di produzione. HP NFV System è preintegrato con HP Helion OpenStack Carrier Grade, per fornire una piattaforma cloud open source in grado di soddisfare i requisiti di affidabilità, scalabilità e prestazioni.

I quattro kit che compongono l’offerta di HP NFV System, disponibili nel terzo trimestre dell’anno, sono concepiti per gestire una vasta gamma di scenari di utilizzo di NFV e forniscono ai clienti un’esperienza end-to-end semplificata per ordinazione, implementazione, operazioni, gestione del ciclo di vita e servizi. HP NFV System include:

HP NFV Starter Kit – Un kit all-in-one completo e pronto all’uso formato da nodi di elaborazione con prestazioni carrier grade, nodi di controllo in configurazioni ad alta disponibilità che eseguono il software VIM (Virtual Infrastructure Management) HP Helion OpenStack Carrier Grade, oltre al software PIM (Physical Infrastructure Management), e nodi di storage.

HP NFV Compute Kit – Include nodi server che eseguono carichi di lavoro VNF (Virtual Network Function), combinati con funzionalità carrier grade che garantiscono l’elaborazione rapida dei pacchetti, richiesta dalle applicazioni di telecomunicazione. L’HP NFV Compute Kit può essere aggiunto all’HP NFV Starter Kit per aumentarne la capacità di elaborazione dei carichi di lavoro.

HP NFV Control Kit – È formato dal software VIM HP Helion OpenStack Carrier Grade e da software PIM che include HP OneView, HP Intelligent Management Center e HP Central Management Console. HP NFV Control Kit è progettato per i clienti che eseguono prove personalizzate limitate, riutilizzando gli elementi di infrastruttura con una spesa CAPEX minima.

HP NFV Storage Kit – È una soluzione preconfigurata, che può essere integrata con l’HP NFV Starter Kit per fornire capacità aggiuntiva per le applicazioni che utilizzano lo storage in modo intensivo, come le CDN (Content Delivery Network). L’HP NFV Storage Kit semplifica l’integrazione con gli ambienti HP NFV attuali, riducendo i tempi di distribuzione dei nuovi servizi e minimizzando la spesa OPEX.

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Edge: Microsoft dice addio ad Active X

Edge: Microsoft dice addio ad Active X
Nel tentativo di lasciarsi definitivamente alle spalle Internet Explorer, Microsoft vuole fare di Edge un browser del tutto nuovo e slegato il più possibile dal passato

Come già sappiamo da alcune settimane, sarà Edge il nuovo browser web sviluppato da Microsoft per prendere progressivamente il posto di Internet Explorer in Windows 10. Se infatti il glorioso IE continuerà a funzionare e sarà comunque presente nel nuovo sistema operativo di Redmond, Edge è destinato a diventare il browser di riferimento e anche per questo gli sviluppatori di Microsoft stanno portando avanti un lavoro colossale per fare di questo nuovo prodotto, conosciuto prima con il nome in codice Project Spartan, qualcosa di veramente unico e che non abbia quasi nessuna correlazione con Internet Explorer.

Un’operazione di “svecchiamento” i cui numeri farebbero tremare i polsi a qualsiasi team di sviluppo tra 220.000 linee di codice obsoleto, 300 interfacce e 4.200 risoluzioni di vari problemi. La parola d’ordine di Edge è infatti distanziarsi il più possibile da tutta l’architettura alla base di IE e ciò significa inevitabilmente l’abbandono di alcuni componenti storici di Internet Explorer come gli ActiveX e il VbScript, linguaggio di programmazione basato su Visual Basic.

A Redmond però non si sta pensando solo a togliere “cose vecchie”, ma anche ad aggiungerne di nuove, sebbene l’utente finale non si accorgerà quasi di nulla nell’utilizzo del nuovo browser a parte alcune delle 49 più evidenti funzionalità già annunciate da Microsoft. Gli sviluppatori di Edge stanno infatti lavorando a 300.000 nuove linee di codice che permetteranno di aggiungere nuove tecnologie e feature anche in futuro, seguendo così quella nuova concezione alla base di Windows 10 visto non più come un prodotto ma come un servizio in continuo divenire.

Tra le tecnologie che non troveranno più posto in Edge spiccano anche i Browser Helper Objects (Bho), il Vector Language Markup (Vlm) e filtri e le transizioni basati su DirectX ormai obsoleti, tanto da non essere più supportati a partire dalla versione 10 delle librerie di Microsoft. Redmond comunque non è intenzionata a disfarsi definitivamente delle DirectX, anche perché Windows 10 punterà molto sulla versione 12 di queste librerie e anche Edge se ne avvantaggerà.

Edge che tra l’altro sarà molto più “aperto” agli sviluppatori rispetto a Internet Explorer. Microsoft renderà infatti disponibile online con frequenza periodica il changelog degli aggiornamenti di Edge, fornendo così agli sviluppatori uno strumento importante per rimanere aggiornati sulle novità e sui cambiamenti del nuovo browser.

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