Nasce ufficialmente Open Hub Med
Dopo tre mesi dall’annuncio dell’iniziativa, il polo tecnologico Open Hub Med (OHM) è un nuovo consorzio fondato da otto soci che si prevede sarà operativo già nei primi mesi del 2016. Aperto a tutti i soggetti che ne condividono la mission, OHM è stato avviato da Interoute, NGI, MIX, SUPERNAP Italia, TelecityGroup Italia, VueTel Italia, XMED, neonato consorzio di operatori siciliani, e Italtel come partner tecnologico.
Il consorzio offre a tutti gli operatori di telecomunicazioni internazionali e agli OTT un modello multistakeholder per lo scambio del traffico internet nel cuore del Mediterraneo con un approccio che, basato su princìpi di vera apertura e neutralità, si differenzia in maniera sostanziale rispetto ad altre iniziative in corso nell’area.
Tramite raccordi tra il proprio data center di Palermo Carini e le altre stazioni di approdo dei cavi sottomarini in Sicilia e a Bari, nonché collegamenti terrestri in fibra con Milano, OHM realizzerà infatti una vera e propria piattaforma unica d’accesso internazionale, in grado di offrire le medesime condizioni di neutralità, affidabilità e sicurezza di Marsiglia, ad oggi unico snodo indipendente del traffico dati sottomarino nel Mediterraneo.
Grazie a questa iniziativa, gli operatori d’oltremare potranno diversificare notevolmente le tratte su cui far viaggiare il proprio traffico riducendo quelle sottomarine a vantaggio di più sicuri percorsi terrestri e di beneficiare di tempi di latenza più bassi rispetto allo snodo francese. Il data center di OHM, che verrà ospitato nell’area di ricerca di Italtel a Carini, rappresenta inoltre la prima sede tecnologica neutrale ed indipendente nel Sud Italia per l’alloggiamento di apparati tecnologici di operatori, OTT, imprese e pubblica amministrazione.
Le caratteristiche di resilienza, sicurezza e capacità sono fondamentali per far fronte alla crescita del traffico Internet, soprattutto in un’area come il Mediterraneo, crocevia di cavi sottomarini che collegano l’India e il Medio ed Estremo Oriente con l’Africa, l’Europa, il Sud ed il Nord America. Cavi sottomarini che già oggi trasportano gran parte del traffico internet internazionale e del traffico mondiale voce-dati combinato.