L’enorme mole di dati da gestire e analizzare nell’era digitale impone un importante ripensamento dello storage, per evitare che esso diventi il collo di bottiglia dell’intera infrastruttura informativa, vanificando gli sforzi di trasformazione. Per soddisfare le esigenze di incremento di velocità e di riduzione della latenza per processare terabyte o petabyte di dati, le aziende stanno sempre più rivolgendo la loro attenzione (e spesa) verso sistemi di storage con tecnologia flash, soprattutto le soluzioni All-Flash Array (AFA).

Inizialmente sviluppata per memorie volatili ad altissime prestazioni, la tecnologia flash è evoluta negli anni fino a diventare un dispositivo storage di primo livello in grado di offrire non solo bassissima latenza, ma anche efficienza nei costi, grande affidabilità e flessibilità, adattandosi quindi a contesti d’applicazione aziendali e soprattutto a workload di nuova generazione, caratterizzati da una grande variabilità nella richiesta di risorse.

Una recente indagine condotta da IDC a livello mondiale su un campione di oltre 700 aziende di medie e grandi dimensioni ha evidenziato come principali criteri per l’adozione di soluzioni All-Flash Array proprio l’alta affidabilità (56% dei rispondenti), le performance in termini di latenza, throughput e banda (40%), la scalabilità (31%) e la consistenza delle prestazioni, ovvero la capacità di adattarsi alla variabilità dei workload in termini di I/O (30%).

NetApp-Flash-Storage

Alla luce di tutto ciò IDC prevede che il mercato AFA crescerà con un tasso annuale composto (CAGR) del 24,9% al 2020, sfiorando in quell’anno i 9 miliardi di dollari di valore. Si tratta del tasso di crescita più alto tra le varie voci che compongono il mercato dello storage enterprise.

Globalmente questo crescerà con un CAGR del 2,8%, subendo l’andamento negativo di sistemi più tradizionali come gli storage array basati su HDD, che al 2020 faranno registrare un CAGR pari a -13,1%. IDC si aspetta che entro il 2020 oltre il 70% della spesa in storage primario sarà appannaggio dei sistemi AFA.

Lo storage flash gioca inoltre un ruolo molto importante anche per la diffusione in azienda delle soluzioni convergenti e iperconvergenti, in grado di concentrare in un unico sistema le tre componenti infrastrutturali di un data center (server, storage e networking), evitando il rischio di creare ulteriori silos e semplificandone la gestione. Per i sistemi iperconvergenti IDC stima un CAGR al 2020 pari addirittura al 59,7%.