HPE punta sulla virtualizzazione proprietaria per aggredire i mercati del cloud ibrido e sovrano
Nel corso dell’evento Discover Barcelona 2024, HPE ha annunciato significative innovazioni nel cloud HPE GreenLake, progettate per semplificare la gestione di ambienti IT ibridi complessi e stimolare agilità e innovazione. Tra le novità principali spicca HPE VM Essentials, una soluzione unificata per la gestione di macchine virtuali (VM) disponibile dal mese prossimo che integra carichi di lavoro virtualizzati con il nuovo hypervisor HPE VME.
Questo approccio consente alle aziende di ridurre fino a cinque volte il costo totale di proprietà (TCO) e semplificare il provisioning e la migrazione live delle VM. Inoltre, HPE VM Essentials offre un’opzione di pricing flessibile e supporta l’integrazione con ambienti preesistenti, rendendo più semplice il passaggio verso una gestione cloud-native.
VM Essentials sarà disponibile anche come versione standalone che può essere eseguita su un’infrastruttura di terze parti (un fattore che potrebbe fare fare la differenza per i clienti VMware scontenti). “Indipendentemente dal luogo in cui viene eseguito VM Essentials, che si tratti di cloud privato, del nostro hardware o di hardware di terzi, grazie a Morpheus, possiamo consentire ai nostri clienti di gestire tutte queste macchine virtuali in un unico piano di gestione con Morpheus Data”, ha dichiarato Hang Tan, Senior Vice President and Chief Strategy Officer di HPE.
Acquisita a settembre proprio da HPE, Morpheus Data è una piattaforma software che unifica la gestione dell’IT multicloud e ibrido, consentendo ai team DevOps di effettuare il provisioning self-service.
Un’altra innovazione annunciata è il sistema di object storage HPE Alletra Storage MP X10000, progettato per gestire grandi quantità di dati a una velocità fino a sei volte superiore rispetto ai competitor. Ideale per data lake ad alta velocità e backup mission-critical, l’X10000 utilizza un’architettura multi-protocollo per blocchi, file e oggetti, garantendo prestazioni elevate e scalabilità fino a livello exabyte. Questa soluzione include una compressione avanzata dei dati e l’integrazione con i principali software di backup, riducendo del 40% i costi operativi complessivi.
Per rispondere alle esigenze di ambienti regolamentati, HPE ha poi introdotto configurazioni “air-gapped” per cloud privati e block storage, che permettono di utilizzare il modello operativo cloud anche in assenza di connessione Internet. Queste soluzioni sono particolarmente rilevanti per settori critici come infrastrutture pubbliche e sanitarie. Inoltre, HPE ha avviato un programma di certificazione per i partner autorizzati, consentendo loro di offrire sovereign private cloud conformi alle normative locali e settoriali.
Per quanto riguarda l’IA, HPE continua ad ampliare il proprio portafoglio attraverso il programma Unleash AI, che ora include nuovi partner e supporta casi d’uso avanzati, come la generazione di contenuti basata su RAG e l’analisi di video tramite IA. Queste collaborazioni rafforzano HPE Private Cloud AI, consentendo alle aziende di accelerare l’implementazione di soluzioni IA personalizzate.
Secondo Fidelma Russo, CTO di HPE, il cloud ibrido e l’intelligenza artificiale richiedono un approccio “hybrid-by-design” e, in tale ottica, le nuove soluzioni del portafoglio HPE GreenLake mirano a offrire una gestione semplificata e un’esperienza operativa cloud di nuova generazione sia per i carichi di lavoro virtualizzati, sia per quelli basati sull’intelligenza artificiale.