Red Hat ha annunciato la disponibilità di Red Hat OpenShift Virtualization Engine, una nuova versione della piattaforma OpenShift progettata per rispondere alle esigenze delle aziende focalizzate sulla gestione e lo scaling delle macchine virtuali. Questa soluzione elimina le funzionalità non legate alla virtualizzazione, ottimizzando le operazioni per ambienti dedicati ai carichi di lavoro virtuali.

In un contesto in cui la containerizzazione sta rivoluzionando l’approccio all’IT, le macchine virtuali restano essenziali per applicazioni critiche e infrastrutture complesse. Tuttavia, i recenti cambiamenti di mercato (chi ha detto VMware?) hanno introdotto incertezza e aumentato i costi di gestione delle piattaforme di virtualizzazione, spingendo molte organizzazioni a cercare alternative più efficienti e sostenibili.

Basata su Red Hat OpenShift Virtualization e sull’hypervisor KVM, la piattaforma supporta hardware on-premises compatibile con Red Hat Enterprise Linux (RHEL) e servizi cloud bare-metal come AWS.

“Abbiamo ridisegnato il modo in cui offriamo la virtualizzazione per soddisfare le organizzazioni che desiderano utilizzare solo queste funzionalità” ha dichiarato Mike Barrett, vice president di Red Hat. “Con OpenShift Virtualization Engine e Advanced Cluster Management for Virtualization, rendiamo la virtualizzazione più accessibile ed efficiente per le aziende in qualsiasi fase del loro percorso di modernizzazione.”

Per facilitare la transizione da altre piattaforme di virtualizzazione, OpenShift Virtualization Engine include il Migration Tool for Virtualization, che semplifica il trasferimento dei carichi di lavoro riducendo i tempi di inattività e garantendo continuità operativa. Inoltre, Red Hat offre un servizio di Virtualization Migration Assessment, un workshop con esperti per valutare il percorso di migrazione più adatto.

OpenShift Virtualization Engine

L’integrazione con Red Hat Ansible Automation Platform consente alle organizzazioni di automatizzare le migrazioni su larga scala e le operazioni quotidiane legate alla gestione delle VM, mentre per unificare la gestione delle macchine virtuali e limitarne la dispersione Red Hat ha introdotto Advanced Cluster Management (ACM) for Virtualization, una versione ottimizzata per la gestione centralizzata delle VM. ACM semplifica attività fondamentali come provisioning, monitoraggio e compliance, garantendo maggiore coerenza nel parco macchine virtuali di un’organizzazione.

Sebbene questa offerta di Red Hat sia stata sicuramente stimolata dall’attuale offerta di VMware, il nuovo Virtualization Engine può solo sostituire la componente per le macchine virtuali, ma non un’intera infrastruttura VMware su networking, storage e gestione.