Al San Raffaele di Milano sono iniziati i test dei droni per il trasporto di materiale biomedicale
Il progetto H2020 Flying Forward 2020, sviluppato dal Centro di Tecnologie Avanzate per la Salute e il Benessere dell’Ospedale insieme ad altri dieci partner europei, nasce con l’obiettivo di sviluppare servizi innovativi per il trasporto di materiale biomedicale e per la sicurezza tramite droni.
“Nella visione del progetto FF2020 i droni sono una parte di un vasto ecosistema digitale a cui partecipano una moltitudine di attori che concorrono allo sviluppo di una nuova forma di mobilità all’interno delle città, un intero ecosistema di mobilità urbana all’avanguardia”, spiega Alberto Sanna, Direttore del Centro.
Gruppo multidisciplinare
La struttura milanese coordina i cinque Living Lab europei di Milano, Eindhoven, Saragozza, Tartu e Oulu. Ognuno di questi si trova ad affrontare specifiche sfide infrastrutturali, normative, ma anche imposte dalla natura: vengono messi in scena modelli di dimostrazione pratica che intendono sviluppare innovazione con nuove tecnologie aeree urbane al servizio dei cittadini.
Il progetto europeo ha già portato alla creazione dell’infrastruttura fisica e digitale necessaria per sviluppare la mobilità aerea urbana – ovvero l’implementazione di soluzioni innovative per l’utilizzo sicuro, efficiente e sostenibile dei droni nell’ambito urbano – e sta consolidando esperienze e know-how utili per la futura implementazione di questi servizi.
“La progettazione e l’implementazione di tecnologie in grado di raccogliere informazioni sugli utenti, garantire la privacy e la sicurezza dei dati e svolgere attività personalizzate, richiedono molte competenze diverse – spiega la presentazione della struttura – Per questo motivo, nel nostro centro ricercatori provenienti da ambienti diversi lavorano insieme in un ambiente multidisciplinare unico”. Si tratta di 18 persone a tempo pieno con ingegneri, sviluppatori, tecnici, designer, nutrizionisti e psicologi.
Trasporto e controllo della struttura
L’Ospedale San Raffaele è il terzo dei cinque Living Lab del progetto FF2020 ad avviare modelli di dimostrazione pratica: lo hanno preceduto l’High-Tech Campus di Eindhoven e il Municipio di Saragozza, ognuno con casi d’uso diversi ma, anche questi, volti a dimostrare come le tecnologie possano fornire servizi utili per i cittadini e per le organizzazioni.
La prima dimostrazione ha riguardato l’uso dei droni per il trasporto di farmaci e campioni biologici. Il personale sanitario richiede un farmaco alla farmacia ospedaliera e un incaricato inserisce il prodotto in un contenitore ancorato al drone per il trasporto esattamente dove richiesto. Durante la dimostrazione, il drone è partito da una corte interna all’ospedale, attigua al deposito della farmacia e ha portato il farmaco in un’altra area dell’ospedale. In futuro questo sistema potrà connettere cliniche, farmacie e laboratori disseminati sul territorio cittadino e regionale, per un trasporto più flessibile, efficiente e sostenibile.
La seconda dimostrazione ha riguardato la sicurezza all’interno dell’ospedale e propone una soluzione che può valere per molte altre realtà. Il personale deputato alla sicurezza, infatti, selezionando un punto sulla mappa dell’ospedale, invia un drone sul posto per la ricognizione di una situazione di pericolo. Il drone registra e trasmette in tempo reale le riprese agli addetti alla sicurezza che poi intervengono secondo quanto richiesto dalla situazione.
Il progetto prevede l’integrazione di differenti servizi U-space e l’esecuzione di differenti voli in modalità Bvlos (Beyond Visual Line of Sight) – non a vista – per i quali è necessario l’ottenimento di autorizzazioni operative da parte dell’operatore UAS (Unmanned Aircraft System).
Nel progetto un ruolo chiave è stato rivestito nello sviluppo dell’analisi del rischio per l’operatore ABzero, start-up italiana e spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa incubata presso il Polo Tecnologico di Navacchio, che ha svolto le attività come operatore di droni per entrambe le dimostrazioni.
In particolare, il loro contenitore certificato, dotato di intelligenza artificiale, chiamato Smart Capsule, è stato integrato al sistema digitale intelligente sviluppato dai partner di progetto Verses. Ciò permette il raggiungimento di una maggiore autonomia da parte dei droni nello svolgimento di servizi per la logistica e per il monitoraggio.