Un device di ultima generazione per la Neurochirurgia di Parma
Un sofisticato sistema che consente di “vedere” come funziona il cervello, non solo come è fatto, quando una persona svolge attività come parlare, ascoltare, guardare. È il cuore della nuova Risonanza Magnetica 3.0 Tesla dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e inaugurata nei locali di Neuroscienze che la ospitano. Un ruolo fondamentale per arrivare a questo risultato lo ha svolto Fondazione Cariparma che ha finanziato per 1,6 milioni (su un costo complessivo di 2,344 milioni) l’acquisizione dell’aggiornamento tecnologico della Risonanza Magnetica 3 Tesla.
“Questa apparecchiatura di assoluta avanguardia – commenta il Rettore, Paolo Andrei – è la testimonianza del fondamentale contributo che la scienza e la tecnologia possono fornire non solo per la ricerca, quindi per l’avanzamento delle conoscenze, ma anche per la diagnosi e l’assistenza ai e alle pazienti. Si tratta di un’acquisizione di grande rilievo, che arricchisce notevolmente la nostra dotazione clinica e di ricerca. Dobbiamo davvero ringraziare di cuore la Fondazione Cariparma, che anche questa volta, con la consueta sensibilità e attenzione, ha dimostrato tutta la sua vicinanza alla nostra comunità”.
Device di ultima generazione
L’apparecchiatura, sfruttando un forte campo magnetico, delle radiofrequenze ed anche l’intelligenza artificiale, consente di ottenere immagini che mostrano la configurazione morfologica ma soprattutto la funzionalità del cervello in tempo reale, aiutando clinici e ricercatori a sondarne i complessi meccanismi ed interazioni oltre che a studiarne le patologie. Grazie ad una serie di device di ultima generazione il sistema che governa la nuova RM 3T consente di “accendere” le aree chiamate eloquenti, ovvero le zone che governano funzioni fondamentali come la parola, la vista, l’udito restituendo un’immagine che disegna tali zone. Una mappa sofisticata che può guidare la mano del neurochirurgo preservando quanto più possibile le zone eloquenti e quindi le funzionalità cerebrali dei pazienti.
Oltre ad offrire un’ulteriore possibilità per terapie che consentano il recupero di funzionalità perdute. Inoltre le alte prestazioni e l’intelligenza artificiale garantiscono un’immagine ad alta definizione in tempi ridotti dell’esecuzione dell’esame e un maggior confort per il paziente grazie a bobine leggerissime, un tunnel più grande e un rumore più contenuto.