La protesi è personalizzata e stampata in 3D
All’Ospedale civile di Susa una protesi disegnata su misura, sulla base delle immagini TAC e stampata in 3D in polvere di titanio è stata impiantata su una paziente di 67 anni affetta da severa artrosi dell’anca dovuta a displasia congenita.
Si tratta di una malformazione congenita che si manifesta già in fase fetale e peggiora progressivamente, caratterizzata dalla tendenza della testa del femore a dislocarsi dalla sua sede naturale, provocando una lunghezza diversa delle gambe e quindi zoppia.
La signora, che non camminava a causa del dolore all’anca anchilotica (bloccata), riprenderà progressivamente a camminare, grazie a una riduzione della dismetria fra gli arti da sei a tre centimetri.
Una protesi totale d’anca stampata su misura
“L’intervento di protesi d’anca – spiega Aniello Arbucci, direttore dell’ortopedia degli ospedali di Rivoli e Susa dell’AslTo3 – varia moltissimo a seconda del tipo di patologia che ha determinato l’artrosi, dell’età del paziente, del livello di attività svolta e della presenza di patologie generali associate. Nel caso di questa paziente, in considerazione dell’età e della complessità del caso clinico, si è preferito impiantare una protesi totale d’anca costruita su misura per lei”.
Si tratta di protesi disegnate appositamente per ogni singolo caso, sulla base della valutazione delle immagini radiografiche (Tac), e poi stampate in 3D per ovviare alla malformazione e ottenere la massima stabilità possibile. Il disegno custom permette di ottenere il massimo contatto tra la protesi e l’osso raggiungendo il massimo dell’efficacia dell’intervento.
“L’intervento condotto a Susa dalla equipe ortopedica che lavora sugli ospedali di Rivoli e di Susa – commenta Franca Dall’Occo, direttore generale dell’AslTo3 – dimostra ancora una volta l’investimento di questa direzione sull’aggiornamento tecnologico aziendale e, in particolare, sull’Ospedale segusino, che resta irrinunciabile punto di riferimento sanitario per tutta la Val di Susa e i territori circostanti”. L’attività chirurgica ortopedica svolta sui presidi di Rivoli e Susa è in crescita costante ed è passata da 1283 interventi eseguiti nel 2019 a 1418 interventi nel 2023.