Con il super robot del Niguarda l’intervento è più gentile
All’Ospedale Niguarda di Milano è entrato in funzione un super robot chirurgico single-port. Il robot è chiamato da Vinci Sp e permette di praticare una tecnica operatoria inventata da Aldo Bocciardi, direttore del Dipartimento Chirurgico Polispecialistico di Niguarda. La tecnica sfrutta un’unica incisione (invece delle sei necessarie normalmente) per intervenire su tumori alla prostata, alla vescica e al rene, riducendo grandemente gli effetti collaterali e migliorando la qualità di vita del paziente.
Il primo paziente su cui il nuovo robot è stato impiegato è un uomo di circa 60 anni con un tumore maligno della prostata, e sono già in programma due ulteriori interventi. “L’Ospedale Niguarda è un centro di riferimento per la chirurgia oncologica mini-invasiva – spiega Alberto Zoli, direttore generale dell’Ospedale Niguarda di Milano – e nel solo 2023 abbiamo effettuato quasi duemila interventi, di cui circa cinquecento in chirurgia robotica, principalmente per tumori di prostata, rene e vescica. Siamo tra i primi in Italia a poter mettere in campo questo nuovo robot single-port: nell’arco dei prossimi 12 mesi oltre cento interventi chirurgici verranno effettuati grazie a questa nuova tecnologia, tutti attraverso il Servizio sanitario nazionale“.
Operazione più rapida e meno invasiva
La tecnica inventata da Bocciardi consiste nell’asportare la prostata passando attraverso una via anatomica più diretta e meno dannosa. Tutti gli urologi, con qualsiasi tecnica, avevano finora sfruttato lo spazio tra la vescica e il pube: un metodo efficace che però poteva provocare nel paziente un’incontinenza urinaria anche importante.
La tecnica inventata a Niguarda sfrutta invece lo spazio tra la vescica e il retto, risparmiando la vescica: in questo modo l’intervento è più gentile e si riduce grandemente il rischio di provocare incontinenza urinaria. Inoltre l’operazione è più rapida, riduce di molto il dolore post-operatorio (grazie anche al fatto di dover fare una singola incisione) ed è in grado di garantire al paziente una qualità di vita più elevata rispetto ad altri tipi di intervento.
L’attività chirurgica e robotica di Niguarda per il trattamento delle patologie urologiche si completa con ulteriori 1.500 interventi all’anno effettuati in endoscopia, principalmente per tumori vescicali, calcolosi urinaria e ipertrofia prostatica, ma anche per patologie più rare.
“Abbiamo un centro per il trattamento della calcolosi che dispone di tutti gli strumenti tecnologici disponibili – commenta Bocciardi – e un centro per il trattamento dell’ipertrofia prostatica all’avanguardia che ha introdotto molti trattamenti innovativi per ridurre effetti collaterali e invasività. La chirurgia tradizionale è ormai riservata soltanto a situazioni estreme: meno di venti casi in un anno. Pochi giorni fa, per esempio, abbiamo asportato un tumore del rene di quasi tre kg sempre per via robotica, e il paziente è stato dimesso due giorni dopo l’intervento. Questo non è il futuro della chirurgia, perché a Niguarda è già il presente“.