Apple Vision Pro in chirurgia, una panoramica delle prime applicazioni
Prima mondiale, almeno per quanto riguarda l’oculistica, per l’Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico G. Rodolico – San Marco di Catania che ha eseguito una seduta operatoria di oftalmoplastica con l’utilizzo dell’Apple Vision Pro.
L’equipe della Clinica oculistica diretta da Teresio Avitabile ha effettuato in via sperimentale due interventi con la collaborazione degli oculisti Andrea Russo e Matteo Orione: una correzione entropion della palpebra inferiore e una blefaroplastica curativa su due pazienti sulla sessantina, affetti da patologie dell’occhio piuttosto comuni.
L’obiettivo era testare la nuova tecnica di intervento con il device di Apple che permette di scattare foto e video in 3D, avendole sempre visibili in uno schermo virtuale e gestibili con un semplice gesto della mano senza toccare nulla. Durante l’intervento il chirurgo poteva confrontare le nuove foto con quelle del pre-operatorio sempre in tre dimensioni.
Utilizzando Apple Vision Pro è stato possibile registrare l’intervento, e quindi disporre di prove in caso di controversia legale. Il video può essere utilizzato anche per la formazione nella didattica con prospettiva in prima persona e nella collaborazione a distanza fra chirurghi. La clinica oculistica di Catania sta realizzando uno studio sull’impiego del dispositivo in chirurgia che verrà presentato nei congressi ai quali parteciperanno i professionisti dell’azienda ospedaliero universitaria.
Gli altri esperimenti
L’utilizzo del nuovo device di Apple si sta diffondendo anche in altri ospedali. Il nuovo Spatial Computing Center of Excellence dell’ospedale di San Diego in California ha acquistato una trentina di Vision Pro per distribuirli agli operatori sanitari. “Abbiamo investito in questi dispositivi perché medici, infermieri, informatici, sviluppatori di software e altri inizino a utilizzarli subito”, ha affermato Dan Exley, vicepresidente dei sistemi clinici dell’ospedale. “Vogliamo capire per quali attività e flussi di lavoro siano più indicati”. A tale scopo Exley ha spiegato che saranno prodotti confronti rigorosi tra vecchi e nuovi modi di svolgere il lavoro sanitario.
Anche a Londra un’equipe medica del Cromwell Hospital ha indossato il Vision Pro, che costa circa 3500 dollari, durante due interventi alla colonna vertebrale. È stata un’infermiera e non i medici a indossare il dispositivo durante i preparativi per gli interventi e le procedure per visualizzare gli schermi virtuali nella sala operatoria, selezionare gli strumenti e monitorare i progressi dell’intervento.
Il software utilizzato dal Cromwell Hospital è stato sviluppato da eXeX, un’azienda specializzata in applicazioni AI destinate ai chirurghi. Protagonista di questa storia è Robert Masson, un medico che ha oltre 36 anni di esperienza in neurochirurgia e medicina vertebrale sportiva, ed è un pioniere nella sperimentazione di nuovi prodotti chirurgici, tecniche, tecnologie abilitanti e procedure di chirurgia vertebrale minimamente invasive.
“Siamo in una nuova era della chirurgia e per la prima volta le nostre équipe chirurgiche hanno a disposizione la brillantezza della guida olografica e delle mappe visive, migliorando l’orientamento visivo spaziale e temporale per ogni équipe chirurgica e per ogni intervento in tutte le specialità“, ha dichiarato dopo aver completato il quinto intervento della giornata con la sua équipe.
“La piattaforma eXeX, potenziata dall’intelligenza artificiale, è stata concepita non come un dispositivo medico, ma come uno strumento organizzativo e logistico. Ha lo scopo di semplificare la gestione di decine di migliaia di referenze, tra cui attrezzature, strumenti, tecnologie, materiali di consumo, impianti e prodotti chirurgici”, ha concluso Masson.
Le app disponibili
eXeX è solo una delle società dell’ecosistema specializzato nel mondo healthcare che sfrutta le potenzialità dell’Apple Vision Pro. Un’altra è Stryker, che sta pubblicizzando l’applicazione myMako per il Vision Pro, che aiuta i medici a sviluppare piani chirurgici per le protesi dell’anca e del ginocchio utilizzando modelli 3D e altri strumenti.
“myMako consente ai chirurghi di accedere a dettagli e approfondimenti del piano chirurgico in modo intuitivo, dinamico e in 3D. Questo livello di comprensione, sempre e ovunque, non era possibile in precedenza”, spiega Robert Cohen, presidente del settore Digital, robotics and enabling technologies di Stryker.
Il Boston Children’s Hospital invece ha sviluppato CyranoHealth, un software focalizzato sulle nuove apparecchiature mediche, come le pompe di infusione, pensato per aiutare l’apprendimento dei lavoratori in prima linea, a cominciare dagli infermieri. Un approccio immersivo e multisensoriale che consente anche agli studenti di familiarizzare con gli ultimi progressi della tecnologia sanitaria, aiutandoli a prepararsi ad affrontare le sfide del mondo realchee.
Fra le altre applicazioni disponibili si segnalano per la formazione chirurgica Fundamental Surgery e CollaboratOR 3D, nonché Complete HeartX di Elsevier, progettato in esclusiva per Apple Vision Pro, approfondisce le complessità del corpo umano per creare un ambiente di apprendimento realistico e coinvolgente. Inoltre Insight Heart consente di comprendere il funzionamento del cuore umano, mentre con ARKit gli utenti possono scansionare l’ambiente fisico circostante e visualizzare cuori in 3D utilizzando i dati della Tac, oltre a esplorare varie condizioni cardiache.