Un simulatore portatile della gabbia toracica, creato con stampa 3D, da utilizzare per la formazione dei cardiochirurghi di domani è stato realizzato dal team guidato da Vladimiro Vida dell’Azienda Ospedale Università di Padova, che lo ha progettato e lo ha realizzato con tecnologia Formlabs.

L’azienda padovana – si legge in una nota – è un centro d’avanguardia nella cardiochirurgia, fin da quando nel 1985 vi venne effettuato il primo trapianto di cuore in Italia. “La stampa 3D ci sta permettendo di cambiare radicalmente il modo in cui formiamo i cardiochirurghi di domani e siamo convinti che questa tecnologia sarà il futuro. Il nostro sogno è quello di creare una rete formativa italiana in cui poter avere vari centri di formazione collegati in simultanea, in ognuno dei quali gli studenti possano sperimentare direttamente sul proprio modellino e sul proprio simulatore l’intervento da realizzare“, chiarisce Vida, responsabile dell’Uoc di Cardiochirurgia pediatrica dell’AOU di Padova.

I cuori di suino

Fare formazione ai medici sulla cardiochirurgia pediatrica è molto difficile – evidenziano dall’AOU padovana – a causa delle complessità delle patologie e delle fragilità dei bambini che soffrono di queste malattie. Storicamente si ricorre a cuori autoptici o a cuori di suino.

Stampa 3d Padova

Tuttavia, un laboratorio basato su questa tipologia di organi pone molti limiti, sia per la difficoltà nel reperire i cuori di suino, conservarli e prepararli per la formazione, sia per le caratteristiche degli organi, che hanno dimensioni maggiori rispetto al cuore di un bambino e sono inoltre cuori sani in cui è molto difficile, se non impossibile, riprodurre le patologie degli organi che dovranno essere poi operati. Per questo l’équipe guidata da Vida ha deciso di rivolgersi alla stampa 3D, creando un laboratorio di stampa all’interno della struttura ospedaliera.

Fin dall’inizio il team si è però accorto che quando si stampa un cuore o parte di esso l’aspetto più lacunoso nella formazione è la riproduzione della posizione del cuore all’interno della gabbia toracica. Posizionare l’organo stampato in un tavolo, lasciando al medico in formazione la possibilità di muoversi liberamente attorno ad esso, è infatti molto diverso rispetto alle condizioni in cui si troverà nella vita reale. Per questo l’équipe ha deciso di progettare e stampare in 3D anche un simulatore della gabbia toracica, trasportabile e modulabile, con parti che possono essere cambiate a seconda delle esigenze di formazione e facilmente ristampate. Queste caratteristiche consentono inoltre di sperimentare diversi approcci all’operazione: dai più tradizionali a quelli più innovativi e meno invasivi.

Il simulatore è al momento usato per corsi di formazione teorico-pratico ogni mese per i medici in formazione dell’ateneo patavino. Questo ha permesso un notevole risparmio economico rispetto ai corsi con cuori di animale e una complessità logistica significativamente inferiore.