Go green and digital. Huawei vuole aiutare l’Europa a diventare più verde e digitale, lo ribadisce nel suo evento Huawei Eco-connect Europe.

Il Rotating Chairman Guo Ping ha sottolineato l’impegno della società cinese verso il Vecchio Continente che non trascura il mondo dell’healthcare. La Sanità merita infatti un capitolo di Intelligent World 2030, il rapporto pubblicato di recente da Huawei, che racconta lo sviluppo tecnologico non da qui all’infinito ma mettendo una data, il 2030, e rimarcando come il futuro sia qui, adesso.

GuoPing_Huawei

Dal trattamento alla prevenzione

Il rapporto mette l’accento sullo sviluppo della medicina personalizzata, un ambito che potrebbe beneficiare parecchio dalle innovazioni tecnologiche.

“Secondo l’Oms, il 60% delle malattie è causato da fattori legati allo stile di vita, quindi mantenere buone abitudini è una parte cruciale del mantenersi in salute. Il monitoraggio della salute in tempo reale e la modellazione dei dati sanitari possono aiutarci a coltivare stili di vita sani e lavorare sulla prevenzione delle malattie nel tessuto della nostra vita quotidiana”.

Questo, aggiunge il rapporto, sposta il paradigma che governa il nostro sistema sanitario dal trattamento alla prevenzione.

Grazie alla marea di dati acquisiti da wearable e dispositivi di monitoraggio portatili “I medici possono confrontare e analizzare i grafici di conoscenza per formulare soluzioni sanitarie personalizzate per utenti. Inoltre, si possono prendere misure di intervento che includono la guida sulla nutrizione, l’esercizio e il sonno, così come il supporto per la salute mentale per migliorare progressivamente il nostro stile di vita”.

Huawei fa l’esempio della Digital Health Company, che ha costruito un grafico per esaminare le relazioni fra dieta e malattia. I pazienti sono stati aiutati a migliorare la qualità del loro sonno e a controllare il loro peso grazie a una serie di dispositivi tecnologici costruendo grafico basato sulle loro prestazioni in tempo reale.

Il risultato è stato un guadagno medio di 35 minuti di sonno ogni giorno e una perdita di peso che ha abbassato le probabilità di malattia.

L’importanza dei dati

Le nuove tecnologie digitali, come l’elaborazione del linguaggio naturale, possono anche ampliare la quantità di dati che possono essere utilizzati anche per la gestione epidemiologica.

I dati sono la base di questo nuovo approccio come ha sottolineato anche Marcus Gloger di PWC, il data management è la base per costruire una clinical data infrastructure.

Gloger ha citato il caso del gruppo spagnolo dell’healthcare con un ospedale a Madrid e oltre settanta medical center sparsi per la Penisola Iberica. Hanno deciso di semplificare i diversi sistemi informativi con l’obiettivo di formare un set di dati per l’estrazione di un formato unificato, eliminando la necessità di codifica manuale delle cartelle cliniche elettroniche.

All’evento Huawei è arrivato anche un contributo italiano con gli interventi di Simone Pretti, Huawei Weu Healthcare Expert, e Roberto Tordi, Head of Clinical Service Engineer presso l’Ospedale Galeazzi di Milano.

Il primo ha sottolineato il ruolo di una data government strategy che crei valore con i dati, mentre il secondo ha evidenziato l’importanza di integrare il lavoro di figure differenti come Clinical Engineering, CIO, CTO e il ruolo dei Digital Device che devono fare parte in modo efficiente della strategia delle istituzioni sanitarie.

Fondamentale è secondo Tordi anche l’interconnessione fra Ospedali e reparti interni alla struttura per permettere l’accesso a tutti i device disponibili. In questo scenario è fondamentale il collegamento con il cloud che almeno fino a oggi vede i dati amministrativi e in generale i non clinical data nel cloud pubblico e gli altri, molto più sensibili dei datacenter privati.

IA e malattie neurodegenerative

Altro argomento importante è quello relativo all’intelligenza artificiale che secondo il Manager di Huawei può avere un ruolo importante anche in ambito second opinion, per analizzare velocemente grandi quantità di dati e per essere più precisi nelle diagnosi delle malattie neurodegenerative. “Comparando i dati del paziente con quelli in archivio è possibile controllare se il decorso della malattia è in linea con l’età oppure se ci sono stati sviluppi più aggressivi e quindi calibrare la terapia”.

Con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale, aggiunge il report di Huawei, i sistemi di radioterapia possono identificare automaticamente i cambiamenti nella lesione e delineare in modo più accurato le aree bersaglio per il trattamento con radiazioni. Questo aiuta concentrare le radiazioni solo sulle cellule tumorali e riduce i danni ai tessuti sani fino al 30%.

Sempre grazie all’I.A è possibile sviluppare piani di trattamento personalizzati elaborati grazie all’analisi di rapporti precedenti. E un istituto di ricerca di Singapore ha creato una piattaforma farmaceutica AI-Powered che ottimizza i dosaggi dei farmaci.

La piattaforma analizza rapidamente i dati clinici di un paziente e gli fornisce la dose di farmaco raccomandata o un regime combinato in base alle sue condizioni.