La Sanità Digitale per innovare il settore assicurativo
La Sanità Digitale si sposa con le assicurazioni. Un rapporto che non nasce oggi ma che si è rafforzato nel tempo, come sottolinea l’analisi semestrale dell’IVASS (autorità di vigilanza delle assicurazioni), secondo la quale le società del settore sanitario stanno aumentando il ricorso a modalità innovative di assistenza fra cui la telemedicina.
Una tendenza che si inserisce nell’ambito della mutazione dell’offerta nel ramo assicurativo che, sempre di più, vede il cliente al centro con il contorno di una serie di servizi.
Il cambiamento del settore è stato analizzato nei mesi scorsi da GFT in collaborazione con Bime Consulting. La ricerca ha rilevato come le assicurazioni si siano lanciate in un’offerta di servizi digitali in settori come: la telemedicina e l’assistenza fornita da personale medico, infermieristico o assistenziale, in alcuni casi aiutata dall’utilizzo di sensori medicali per monitoraggio e visita.
La spinta della pandemia
L’arrivo della pandemia e i suoi effetti hanno spinto le società ad ampliare la gamma di servizi allargando il proprio portafoglio di offerta anche con proposte che riguardano la prevenzione e il monitoraggio a distanza.
Alcune società vogliono utilizzare le informazioni raccolte per una valutazione del rischio per le componenti salute e vita. Secondo l’analisi della società di ricerca emerge il bisogno di soluzioni interconnesse con la possibilità di effettuare analisi sui dati, mentre dal punto di vista tecnologico si fa largo utilizzo del cloud con la società che offre servizi senza dover ricorrere ai software tradizionali.
Così come succede per la medicina di precisione anche le assicurazioni vanno in cerca di una maggiore personalizzazione che in qualche caso portano verso l’utilizzo delle analisi genetiche.
Il modello che potrebbe configurarsi comprende: i dati genetici, le tracciature dei monitoraggi sportivi e medicali e le indicazioni terapeutiche, una lunga serie di informazioni che permettono di arrivare a offrire servizi di Sanità Digitale personalizzati anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale.
L’adozione di queste soluzioni tecnologiche, ricorda Gfk, deve tener conto di fattori quali la sicurezza dei dati, la validità scientifica dei risultati medici forniti, l’efficacia delle soluzioni nonché il rispetto delle normative vigenti.
Fattori importanti, per i quali non vi è ancora omogeneità di applicazione internazionale e che devono essere attentamente valutati da chi offre o vuole offrire servizi digitali per la salute.
La conclusione è che la strada verso la realizzazione di un ecosistema di servizi digitali per la salute è oramai aperta. Le compagnie devono lavorare per arrivare a un modello di piattaforma integrata che sappia coniugare le svariate esigenze di engagement con quelle di risk management, passando per l’unificazione dei dati in una vista univoca del paziente/cliente, il tutto anche grazie al paradigma dell’open insurance, la condivisione dei dati tra assicuratori, banche, startup e compagnie tech per creare nuovi prodotti.
Startup e offerta di servizi
Il fermento del settore è confermato dai movimenti delle società e dalle loro proposte ai clienti. Europ Assistance Italia, che fa parte del Gruppo Generali, è entrata nel capital di EpiCura, poliambulatorio digitale che fornisce servizi sanitari e socio-assistenziali a domicilio, oltre a consulti telematici e assistenza ad anziani di lungo periodo.
Europ Assistance è entrata con tre milioni di euro in round di finanziamento da cinque milioni di euro. Il modello di EpiCura prevede un sistema di prenotazione che permette a tutti i pazienti di prenotare e ricevere le prestazioni in tempi inferiori alle 24 ore, 7 giorni su 7, ovunque ne abbiano bisogno. A oggi EpiCura è stata scelta da oltre 3.000 famiglie in tutta Italia e ha erogato oltre 31.000 ore di servizi.
La telemedicina è il servizio più comune offerto dalla compagnie di assicurazione. È il caso di Cattolica Assicurazioni che ha inserito nel suo portfolio Active Benessere un servizio di teleconsulto o video-consulto attivo 24 ore su 24. Intesa Sanpaolo Assicura, invece ha scelto la strada della collaborazione con Medic4all sempre per il teleconsulto da remoto.
La filiale polacca di Axa con Comarch Healthcare ha creato un servizio di assistenza sanitaria a integrazione della polizza di assicurazione vita che prevede l’utilizzo di dispositivi wearables di Smart Health, mentre la filiale francese del gruppo Generali è andata oltre e con Sanofi, Capgemini e Orange ha creato una joint venture per accelerare lo sviluppo di soluzioni sanitarie e metterle a disposizione dei pazienti.
Il progetto parte dalla Francia ma dovrebbe allargarsi al resto dell’Unione Europea. L’investimento iniziale dei soci è di 24 milioni di euro e le quattro società intendono avvalersi anche di tecnologie, competenze e dati di startup francesi ed europee selezionate accuratamente, con altri attori dei settori sanitario, tecnologico e assicurativo, nonché con ospedali pubblici e privati, associazioni dei pazienti, regolatori, scuole e università.
L’obiettivo è di sostenere la realizzazione di soluzioni digitali per migliorare qualità, sicurezza, accessibilità e produttività dell’assistenza sanitaria, concentrando la propria attività su temi chiave quali tecnologie, patologie, una popolazione selezionata di pazienti o particolari questioni di salute pubblica, per periodi di uno o due anni alla volta.