Per Extreme Networks c’è un problema di reti
Una nuova ricerca di Extreme Networks intitolata “Emerging from the Covid Pandemic”, condotta in collaborazione con la Healthcare Information and Management Systems Society (HIMSS), ha rivelato che molte delle principali sfide che incidono sulla produttività clinica nel settore sanitario, tra cui il personale, le carenze di budget e le minacce alla sicurezza informatica, possono essere tutti sintomi di un problema di fondo più ampio: l’insufficienza degli investimenti in tecnologia, in particolare nell’infrastruttura di rete, per supportare le esigenze delle moderne organizzazioni sanitarie. L’indagine ha interpellato cento dirigenti del settore sanitario e responsabili delle decisioni IT/Tecnologiche negli Stati Uniti.
Secondo la ricerca la carenza di personale clinico ha un impatto maggiore sulle organizzazioni con un numero di dipendenti compreso tra 2.500 e 14.999, e l’84% degli intervistati la considera il problema più importante.
Problemi finanziari e inflazione sono i problemi principali ma nonostante questo il 90% delle organizzazioni ha dichiarato di aver aumentato gli investimenti tecnologici dall’inizio della pandemia, e il 45% degli intervistati ha dichiarato di aver aumentato il budget in modo significativo.
Problemi anche per l’IT di routine
Rimane anche negli Usa la carenza di personale IT che ha un impatto significativo sulla produttività clinica. Quando si tratta di implementare un moderno software sanitario, il 74% degli intervistati ha indicato la carenza di personale IT come un ostacolo all’implementazione. La mancanza di personale qualificato ostacola l’adozione di nuove tecnologie, impedendo alle organizzazioni di utilizzarle per migliorare l’assistenza ai pazienti.
Una carenza che si riflette anche sulle attività IT di routine che richiedono più tempo per essere completate, mentre il 55% ha dichiarato che i tempi di risoluzione di errori e problemi sono aumentati, con un impatto negativo sulla produttività del personale dell’organizzazione. E solo il 25% ha in programma investimenti nell’aggiornamento e nell’espansione dell’infrastruttura di rete per risolvere i problemi.
Cybersecurity, infrastruttura cloud e software sono i principali investimenti con la sicurezza considerata l’investimento più importante per i prossimi 12-18 mesi dal 54% del campione.
Le moderne applicazioni sanitarie sono considerate come l’investimento tecnologico più importante dal 36%, mentre quasi totale è la considerazione per l’importanza delle reti. Il 96% sfrutta il Wi-Fi per abilitare i dispositivi mobili del personale clinico, l’84% ritiene che il Wi-Fi sia necessario per l’esperienza complessiva del paziente, l’’83% si affida al Wi-Fi per il monitoraggio dei pazienti e l’80% delle organizzazioni sanitarie con un fatturato superiore a 5,1 miliardi di dollari è più propenso a sfruttare i servizi di localizzazione Wi-Fi, che possono essere un vantaggio nella gestione delle operazioni. Secondo Doug McDonald, direttore di Extreme Alliance, Extreme Networks.
“I fornitori di servizi sanitari sono stati costretti ad adottare rapidamente nuove tecnologie negli ultimi anni e la nostra ricerca mostra che ciò ha seriamente aggravato il debito tecnologico esistente, accumulato applicando soluzioni di facciata a reti che non sono mai state progettate per gestire migliaia di dispositivi, applicazioni ad alta intensità di banda o utenti altamente attivi. La rete è un investimento strategico quando si tratta di aiutare le organizzazioni a superare le sfide comuni legate all’invecchiamento dell’infrastruttura, tra cui l’efficienza del personale, la sicurezza e l’adozione di nuove tecnologie. Ciò contribuirà a migliorare le prestazioni delle moderne applicazioni sanitarie per aumentare la produttività clinica, alleggerire il carico dei team IT e migliorare l’assistenza ai pazienti“.