Sofinnova, una delle principali società europee di venture capital nel settore delle scienze della vita con sedi a Parigi, Londra e Milano, ha presentato una nuova strategia di investimento incentrata sulla medicina digitale. Il progetto sarà guidato dai partner Edward Kliphuis e Simon Turner, che vantano oltre un decennio di esperienza nell’investimento in start-up che uniscono biologia, dati ed elaborazione. Sofinnova Digital medicine sosterrà imprenditori innovativi all’avanguardia nella tecnologia e biologia. Come tutti i fondi sulla piattaforma di Digital medicine si concentrerà sullo sviluppo delle innovazioni più promettenti che si occupano delle sfide sistemiche nel settore sanitario e possono migliorare significativamente la vita dei pazienti.

Gli investimenti in Italia

Il lancio di Sofinnova Digital medicine segna la sesta e la più recente strategia dell’azienda nella sua piattaforma multifondo su tutti gli ambiti del settore delle scienze della vita, dall’avviamento agli investimenti in fase successiva.

In Italia Sofinnova è presente con Sofinnova Telethon con sede negli uffici di Milano, il più grande fondo interamente dedicato alla biotecnologia in Italia. Nel 2021 il fondo aveva annunciato investimenti seed per sei milioni di euro in tre startup. Le tre aziende erano AAVantgarde Bio, con sede a Milano, impegnata nello sviluppo di terapie geniche per le malattie ereditarie della retina. Alia Therapeutics, con sede a Trento, si dedica invece allo sviluppo di una medicina di nuova generazione basata sul Crispr, per un approccio più mirato e sicuro per la manipolazione genica in-vivo per il trattamento della degenerazione della retina. Borea Therapeutics, con sede a Milano, sta sviluppando una nuova generazione di vettori virali che permetteranno di mirare tessuti e cellule specifiche del paziente. Nel 2022 sono stati poi investiti 3,5 milioni di euro in NanoPhoria, una società biotecnologica in fase preclinica che sta sviluppando una piattaforma versatile e non virale per la somministrazione di farmaci basata su nanoparticelle inorganiche.

Le iniziative di Sofinnova si inseriscono in un quadro positivo per gli investimenti in venture capital in Italia. Nel 2022 hanno raggiunto e superato in totale il traguardo dei due miliardi di euro. Con una raccolta di 2.080 milioni, startup e scaleup italiane segnano un +67,3% rispetto ai 1.243 milioni del 2021, in controtendenza rispetto a ecosistemi più maturi in Europa, quali Regno Unito e Germania, dove i volumi investiti sono rimasti sostanzialmente stabili. É quanto emerge dall’EY Venture Capital Barometer, studio annuale che ha l’obiettivo di analizzare l’andamento degli investimenti di venture capital nelle startup e scaleup italiane.

Dal punto di vista settoriale, di grande interesse per gli investitori, si posiziona in testa alla classifica il Fintech con 712 milioni di euro raccolti grazie ad alcuni dei round più di successo dell’anno quali Satispay e Scalapay. A seguire il comparto Energy & Recycling con circa 346 milioni di euro raccolti, rappresentati quasi interamente da Newcleo. Al terzo e quarto posto, Health & Life Sciences e Proptech, rispettivamente con 284 e 172 milioni di euro. In ultima posizione, in netto calo rispetto allo scorso anno per valore degli investimenti, il Foodtech con 119 milioni di euro.