Anche per i medici di medicina generale il futuro è digitale
Anche la medicina generale si avvia verso la digitalizzazione. È questo uno dei principali messaggi del 39° Congresso Nazionale della SIMG, Società italiana di Medicina Generale e delle cure primarie, che si è tenuto a Firenze. “Molto presto tutti i medici dovranno impiegare gli strumenti offerti dalla digitalizzazione, a partire dalla scheda sanitaria per poi comprendere anche tutti gli strumenti di diagnosi da integrare con la cartella medica– ha spiegato Ovidio Brignoli, vicepresidente SIMG -. La normativa europea del 2017 è entrata in vigore nel 2021 ma siamo nel periodo di grazia che consente ancora l’utilizzo di prodotti in Ce-Mdd in classe 1, già certificati prima del maggio 2021. La reale rivoluzione partirà da maggio 2024 quando le cartelle cliniche elettroniche ed i sistemi di prescrizione dovranno rispettare i criteri europei della normativa Ce-Mdr in classe 2x, quindi validati e certificati da enti terzi notificati: tutti gli attuali strumenti non potranno più essere utilizzati se non si certificheranno Ce-Mdr, pena le sanzioni“.
MMG perno del sistema
Brugnoli ha aggiunto che all’interno della pratica professionale non sarà più possibile usare strumenti che non siano allineati a queste indicazioni, altrimenti si correrà il rischio di subire delle sanzioni, che potranno coinvolgere sia i medici utilizzatori che gli stessi produttori di software; in generale chi mette sul mercato, acquista e usa prodotti non certificati. Le sanzioni sono già state pubblicate il 5 agosto in Gazzetta Ufficiale e vanno, per i medici, da 4.000 euro all’anno fino a 120.000 per i produttori. “Con i denari del PNRR, il Paese ha avviato un importante percorso per l’introduzione di strumenti info-telematici dove il medico di medicina generale è un perno del sistema: il nuovo fascicolo 2.0 e la piattaforma nazionale di telemedicina sono i pilastri base; ma questa rivoluzione impone ai Medici di medicina generale di inserirsi in un contesto di cura nel quale tutte le operazioni, dall’anamnesi alla prescrizione, rispettino le regole. Dovremo pertanto stare in linea con gli aggiornamenti della pratica professionale e su questo stiamo lavorando. Lo potremmo fare meglio e più semplicemente utilizzando nuovi potenti strumenti di cartella clinica, di telemedicina, di clinical governance“.
Certificazione per tutti i software
La nuova normativa europea, adottata il 5 agosto 2022 in Italia, impone che anche per i software ad uso del personale medico si applichi una certificazione Ce-MDR al pari di qualunque altro dispositivo medico come ad esempio un elettrocardiografo o una Tac, ma con un livello di complessità non comparabile, in quanto produrre un software MDR, certificarlo secondo la norma e permettergli di evolvere, ha un livello di complessità industriale incommensurabile. Oggi non è più possibile partecipare alle gare pubbliche presso regioni e Asl se non si hanno i requisiti giusti per gestire il paziente e ridurre il rischio clinico in tutte le sue declinazioni come accade, in maniera più semplice, per i dispositivi medici; in sintesi occorre disporre di un software certificato di classe IIX, che comporta un processo produttivo molto complesso e l’intervento di un ente terzo notificato quale certificatore.
La necessità di avere strumenti aggiornati e certificati pone anche la questione di implementare un processo di formazione adeguato dei Medici di medicina generale che questi software dovranno sin dai prossimi anni utilizzarli quotidianamente. “La formazione e l’addestramento saranno l’obiettivo della SIMG per tutti coloro che vorranno partecipare a questo processo – spiega Brignoli – Questo impegno sarà concretamente realizzato con corsi di formazione e altri mezzi già in definizione. Nei prossimi due anni l’impegno della SIMG sarà di formare e addestrare i medici all’uso di questi strumenti digitalizzati presenti nella pratica professionale, primo tra tutti la cartella clinica elettronica, i nuovi sistemi di prescrizione, gli strumenti di supporto alle decisioni, la telemedicina e l’interazione con il nuovo Fse 2.0. L’utilizzo di questi strumenti sarà obbligatorio, quindi il nostro compito di simulare un esercizio pratico di questi strumenti sarà fondamentale per forgiare il medico di medicina generale del futuro”.