E-MemoryCare, una piattaforma digitale e 4 app per contrastare le demenze
È stato presentato a Roma e-MemoryCare, il nuovo progetto contro le demenze patrocinato da Senior Italia FederAnziani, Asi e Vitattiva. L’iniziativa consiste in una piattaforma digitale e quattro app che hanno il compito di indicare allenamenti specifici per il benessere psico-fisico dei pazienti.
E-MemoryCare è una metodica che ricorre all’uso delle nuove tecnologie. Attraverso una piattaforma digitale e quattro diverse App sono creati degli appositi esercizi per allenare il cervello delle persone a rischio. Sono interventi che agiscono su diverse sfere (mnemonica, conoscitiva, sociale, comportamentale e relazionale) con l’obiettivo di rallentare il declino cognitivo che è alla base delle varie forme di demenza.
Il progetto parte a Milano e Roma con 10mila pazienti
Il progetto parte a Milano nelle strutture sanitarie del Centro Medico Santagostino. Contemporaneamente prende via anche a Roma e provincia nei 23 Centri Diagnostici del gruppo Artemisia Lab. In totale saranno coinvolti diecimila pazienti, divisi equamente nelle due principali città italiane, che potranno così accedere gratuitamente al nuovo trattamento. Presto la metodica sarà estesa ad altre città della Penisola mentre è già attivo il portale ememorycare.it.
Il progetto, che si avvale di un Advisory Board scientifico che riunisce psicologi, psichiatri, neurologi, nutrizionisti, fisiatri, cardiologi, neuropsicologi ed economisti, è sostenuto anche da numerose associazioni mediche Sin (Società italiana di neurologia), Cnop (Consiglio nazionale ordine psicologi), Sinpf (Società di neuropsicofarmacologia), Fimmg (Federazione medici di medicina generale).
Una user experience su misura per ogni utente
In Italia sono oltre 4,2 milioni le persone che soffrono di problemi di declino cognitivo (solo 600 mila sono quelli affetti da Alzheimer). Il 53% degli italiani, secondo un’indagine Senior Italia FederAnziani, dichiara di avere molta paura che una forma di demenza possa colpire un caro parente/amico.
“Abbiamo progettato diverse tipologie d’esercizi che vanno a stimolare la sfera conoscitiva, affettiva, sociale, comportamentale e relazionale del paziente – sottolinea Marianna Messina, Project manager Senior Italia Team Leader e-MemoryCare e ideatrice della metodica -. È un trattamento non invasivo che si pone in primis l’obiettivo di mettere la persona al centro. Al momento non esistono terapie in grado di risolvere in modo definitivo il sempre più grave problema del declino cognitivo. Possiamo però salvaguardare il benessere psico-fisico dell’anziano anche grazie ad e-MemoryCare”.
Secondo Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di neuropsico-farmacologia e copresidente Società italiana di psichiatria geriatrica, si tratta di una modalità innovativa di intervento che può fornire ottimi risultati. “Sfruttando le ultime tecnologie – prosegue – è in grado di creare un contatto diretto e proficuo tra i pazienti e i medici. Assicura risparmi rilevanti all’intero sistema sanitario nazionale in quanto previene ricoveri e interventi nelle strutture di degenza. Solo per l’Alzheimer le ospedalizzazioni e l’accesso ai servizi socio-sanitari incidono per il 25% sui costi diretti della malattia”.
“Può inoltre sostenere concretamente e quotidianamente parenti e caregiver nella loro difficile opera di aiuto – sottolinea David Lazzari, presidente dell’Ordine psicologi -. Le forme più gravi di demenza, in particolare la malattia di Alzheimer, creano forti disagi anche a chi è costretto a viverle indirettamente. Difficoltà materiali nella vita di tutti i giorni, preoccupazioni costanti, senso di disagio e impotenza sono molto frequenti. È fondamentale perciò fornire anche ai caregiver trattamenti curativi efficaci e, soprattutto, di facile utilizzo”.