Grazie al cloud object storage DS3 di Cubbit, l’ASL CN1 Cuneo ha ridotto i costi di storage del 50%, ottimizzando la gestione dei propri dati sanitari critici. La soluzione offerta dalla scale-up bolognese si basa su una strategia di backup conforme alla regola 3-2-1-1-0, gestita attraverso Veeam, che garantisce elevata resilienza contro ransomware, disastri naturali e altre minacce, assicurando al contempo conformità ai rigorosi standard GDPR, NIS2 e ACN richiesti alla pubblica amministrazione.

Prima di adottare Cubbit, l’ASL CN1 Cuneo, responsabile dei servizi sanitari per 173 comuni con oltre 3.500 dipendenti, si era affidata a servizi di hyperscaler internazionali e soluzioni on-premise. Tuttavia, le prime comportavano costi elevati per banda e chiamate API, mentre le seconde, pur offrendo conformità normativa, risultavano difficili da gestire e onerose per risorse IT limitate.

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Con Cubbit, l’ASL ha superato questi limiti grazie a una tecnologia che consente di mantenere i dati entro i confini italiani, garantendo una piena sovranità digitale e un costo fisso che include le principali API S3. Questa scelta ha permesso di abbattere del 50% i costi rispetto alle configurazioni precedenti, migliorando al contempo la sicurezza e la resilienza.

La conformità normativa ha rappresentato un aspetto centrale. Il trattamento dei dati sanitari critici richiede infatti aderenza alle linee guida GDPR e NIS2, le cui violazioni possono comportare multe fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato globale. Cubbit ha fornito una soluzione che elimina il rischio di spese nascoste, come i costi di replica o cancellazione, e offre un’infrastruttura geo-distribuita che soddisfa pienamente le esigenze di sicurezza.

Andrea Saglietti, Responsabile Innovazione e Sicurezza Informatica dell’ASL, ha sottolineato che grazie a questa soluzione i risparmi ottenuti possono essere investiti per migliorare la qualità dei servizi sanitari, garantendo così una maggiore tranquillità operativa.