In collaborazione con Progettare per la sanità Edra

Katherine, l’avatar italiano che aiuta la salute cardio di bambini e giovani

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Il virtual twin di QuestIT sarà utilizzato dal Massachusetts General Hospital per un programma di prevenzione cardiovascolare per bambini e adolescenti sotto i 18 anni

Secondo QuestIT, l’azienda italiana che l’ha prodotto, Katherine è il primo avatar conversazionale del settore sanitario ad essere dotato di Large language model (LLM).

L’avatar, che è quindi in grado di comprendere e comunicare il linguaggio medico, converserà con i pazienti ed elaborerà un quadro clinico dettagliato che verrà condiviso con un’equipe di professionisti umani. Il virtual twin, dai primi mesi del 2024, sarà a disposizione dei professionisti del Massachusetts General Hospital per aiutarli, nell’ottica del programma Raising Healthy Hearts, a salvaguardare la salute cardiovascolare di bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni da fattori rischiosi come l’ipertensione e il colesterolo alto.

L’Ia è il presente e sarà il futuro della medicina – afferma Oscar Benavidez, responsabile della Cardiologia pediatrica –. Katherine ha un grande potenziale per essere un valido alleato nella lotta contro le malattie cardiovascolari, le quali, purtroppo, stanno diventando sempre più comuni anche nei giovani. Grazie a quest’innovazione all’avanguardia, orientata al Question & Answering, i professionisti in carne ed ossa dell’ospedale e i pazienti saranno in grado di dialogare con lo stesso avatar. Grazie proprio al continuo confronto, l’assistente virtuale sarà capace di creare report accurati partendo da un semplice insieme di documenti e file e di estrarre dati e informazioni utili da cartelle cliniche esorbitanti”.

Ragazzi a rischio

Il Massachusetts general hospital inoltrerà una comunicazione via mail a un campione specifico di famiglie, in particolar modo, quelle con bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni. Questi giovani, identificati attraverso ricerche e analisi pregresse, hanno manifestato fattori di rischio per la salute del loro cuore come ipertensione a riposo, colesterolo alto e problemi legati al sonno.

Per affrontare queste situazioni delicate, le famiglie saranno invitate a compilare due questionari. Il primo mira a comprendere le abitudini, soprattutto alimentari, dei pazienti, mentre il secondo approfondisce le loro sfere sociali e psicologiche. Katherine guiderà le famiglie alla compilazione dei documenti in modo veloce e naturale. Una volta ultimato il processo, i dati verranno raccolti ed inoltrati ad un team di professionisti in carne ed ossa compost da cardiologi, nutrizionisti e psicologi. Questi, in base alle necessità dei diretti interessati, elaboreranno terapie su misura utili a migliorare il benessere generale dei diretti interessati.

Tecnologia open source

Velocità, flessibilità e accuratezza, questi sono i vantaggi correlati all’uso di un digital human in un contesto operativo come quello sanitario – spiega Ernesto Di Iorio, ceo di QuestIT –. Katherine è un esempio molto interessante di come l’Ia italiana stia crescendo e, soprattutto, attirando l’attenzione anche di grandi potenze globali, da cui siamo normalmente abituati ad acquistare soluzioni tecnologiche avanzate”.

L’avatar di QuestIt, continua Di Iorio, sfrutta le più moderne tecnologie di elaborazione del linguaggio naturale, “ovvero un Large language model opensource che abbiamo specializzato sul settore medico-sanitario, e dunque, in grado di analizzare e comprendere al meglio le cartelle cliniche dei pazienti presenti nel sistema di archiviazione dell’ospedale e conversare con medici, e pazienti, in maniera precisa ed efficace”.

Il sistema può essere installato direttamente all’interno dell’infrastruttura cloud dell’ospedale attraverso una serie di ottimizzazioni e addestramenti su funzioni specifiche. “Tale metodologia ha permesso di azzerare ogni dubbio legato alla sicurezza e alla privacy dei dati. L’intelligenza artificiale, quindi, come nel caso di Katherine, può essere un valido alleato, nella lotta contro malattie e virus perché è sempre più in grado di far risparmiare tempo e risorse, senza rinunciare all’accuratezza delle risposte e alla sicurezza dei dati soprattutto in settori così strategici come quello sanitario”.

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L’IA di Ailanton scova i noduli polmonari

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Olidata e Fondazione Policlinico Campus Bio-Medico di Roma hanno realizzato un sistema IA per la diagnosi precoce e lo screening dei tumori polmonari

Il Gruppo Olidata e la Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico di Roma hanno intrapreso un percorso di collaborazione per lo sviluppo della tecnologia predittiva (Ai) per la diagnosi precoce e lo screening dei tumori polmonari.

Olidata, da tempo impegnato nella ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale, a seguito di un percorso avviato nel gennaio 2022, ha realizzato il progetto Ailanton, grazie al gruppo di lavoro integrato composto da risorse di Sferanet e medici specializzati della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.

Grazie alla sinergia tecnica e scientifica data dai gruppi di lavoro, il progetto si è classificato al secondo posto su 42 partecipanti della gara bandita dalla Regione Lazio (Riposizionamento Competitivo RSI – Ambito 1 – Scienze della Vita). Per la sua metodologia innovativa e affidabilità, il progetto è arrivato sul podio, ottenendo un finanziamento da parte della Regione.

Precisione di riconoscimento oltre il 90%

Da questa collaborazione ha preso vita il progetto Ailanton, unico in Italia sia per il sistema di refertazione strutturata integrato, e per il sistema di Ai utilizzato, modello a oggi non presente sul mercato Ict. Dalle prime fasi di analisi, la percentuale di precisione nel riconoscimento dei noduli è superiore al 90% con prospettive di crescita in funzione della capacità di analisi massiva dei dati che il software Olidata si propone di efficientare nel prossimo step progettuale, con l’obiettivo di velocizzare il lavoro dei medici radiologi.

La realizzazione di un sistema di intelligenza artificiale applicato al riconoscimento e alla classificazione dei noduli polmonari rappresenta un importante punto di partenza per il futuro utilizzo di queste tecnologie in campo medico. Un tale sistema potrà avere, infatti, una fondamentale importanza non solo per l’aiuto che produrrà della diagnostica radiologica, nell’interno degli ospedali, ma soprattutto per il suo utilizzo in ambito di prevenzione. Le evidenze scientifiche internazionali dimostrano, che con gli screening per la diagnosi precoce dei carcinomi polmonari rese dall’analisi della Tc del torace, si può ottenere una riduzione della mortalità compresa tra il 20 e il 26%.

Per il nostro Gruppo l’healthcare è un asset strategico. Sappiamo che possiamo dare un grande contributo allo sviluppo del settore sanitario, mettendo la tecnologia al servizio di ospedali, medici e professionisti, con una ricaduta finale positiva sui pazienti. Continueremo a investire in questo settore anche nel futuro”, dichiara Cristiano Rufini, amministratore delegato di Olidata.

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