La corsa dei Big Tech verso il Settore Sanitario
L’acquisto da parte di Amazon di One Medical segnala una volta di più il grande interesse dei protagonisti del mondo tecnologico per il settore sanitario. L’operazione della società di Jeff Bezos è solo il segnale più eclatante di un fermento che coinvolge, come racconta The Medical Futurist, anche Walmart che qualche mese fa ha annunciato l’apertura di cinque nuovi centri Walmart Health in Florida, promettendo servizi sanitari a basso costo.
Negli Stati Uniti, la società ha creato seicento siti di test Covid-19 durante la pandemia e prima dell’attuale annuncio, negli ultimi tre anni l’attività Walmart Health è stata avviata in venti. Entro il 2029 l’obiettivo è di arrivare a quattromila cliniche che hanno il compito di rendere l’assistenza sanitaria di qualità più accessibile e conveniente. Il target non pare difficile da raggiungere visto che il 90% degli americani vive entro dieci miglia da un negozio Walmart.
Il ruolo dell’Apple Watch
Apple punta sui dispositivi wearable, che misurano la pressione sanguigna e i livelli di glucosio nel sangue. La Mela che detiene la quota maggiore del mercato globale degli smartwatch e con Apple Watch ha costruito un percorso verso le cartelle cliniche elettroniche.
L’applicazione Salute di Apple, mira a creare un ponte tra pazienti, medici e tutti i dati intermedi. Gli utenti possono condividere i propri dati sanitari raccolti dall’app direttamente con i sistemi EMR. Per convalidare l’efficacia dell’Apple Watch, la società ha collaborato con diverse istituzioni per stabilirne l’accuratezza clinica. Le metriche cardiache monitorate sono pari a quelle dei test clinici e i risultati suggeriscono che l’Apple Watch potrebbe essere adeguato per il monitoraggio a distanza di pazienti anziani con malattie cardiovascolari. Qualche dubbio permane invece sugli utenti più giovani. Molto prevedibile un allargamento delle funzionalità dello smartwatch nel futuro prossimo.
Il futuro di IBM e la leadership di Google
Secondo gli esperti, IBM potrebbe avere un futuro nella progettazione di farmaci. Venduto Watson Health nel gennaio 2022, che non aveva dato i risultati sperati, la società sta ora lavorando nel campo dell’informatica quantistica cercando di essere all’avanguardia nell’uso della blockchain in ambito medico, collaborando tra gli altri con Moderna e avendo clienti di livello aziendale come lo Stato di New York, per un’applicazione per certificati sanitari protetta da blockchain.
Difficile vederla uscire del tutto dal mondo della sanità, mentre potrebbe orientarsi verso la più redditizia progettazione di farmaci, dove l’IA recita un ruolo importante. In questo settore troverà come temibile antagonista Google (Alphabet) che punta alla leadership con DeepMind.
Di tutti questi giganti tecnologici, Google è quello che sa esattamente cosa vuole la gente. Ancora di più: alcuni sostengono che sia in grado di indirizzare tale volontà. E la gente vuole sicuramente la salute: Il 7% di tutte le ricerche su Google in tutto il mondo (ben 70.000 al minuto) riguardano la salute. Che si tratti di AI medica o fitness tracking, la presenza di Google nel settore sanitario è palpabile. Verily, il ramo dedicato alla sanità, ha annunciato nel febbraio 2021 la sua partnership con Otsuka e Click Therapeutics per una sperimentazione clinica che studierà gli effetti degli interventi digitali sui pazienti affetti da disturbo depressivo.
Microsoft punta sul cloud
Dopo avere staccato la spina al suo sistema di cartelle cliniche personali online, Microsoft ha lasciato perdere anche la linea di fitness tracker, il Microsoft Band, ma invece di arrendersi, ha riorientato i suoi sforzi verso il cloud computing e l’IA nel settore sanitario.
Nel 2021, l’azienda ha rilasciato il sistema di registrazione e applicazione dei vaccini per assistere la campagna di vaccinazione Covid-19 negli Stati Uniti. Tuttavia, gli utenti hanno riscontrato problemi con la piattaforma risolti con una nuova offerta. Nel Regno Unito Microsoft ha collaborato con 13 startup che lavorano su strumenti di IA per aiutare il Sistema Sanitario Nazionale. Nel settembre 2020, ha lanciato Cloud for Healthcare con lo scopo di aiutare la collaborazione tra il personale ed effettuare consultazioni di telemedicina. Ha fatto seguito l’acquisizione di Nuance, tecnologie vocali basate sull’IA, indirizzando la sua azione verso la creazione di software e soluzioni EMR (electronic medical record) per il settore sanitario.
L’architettura di Nvidia
Un altro protagonista del settore (meno conosciuto di altri) è Nvidia che ha preferito concentrarsi sull’architettura per potenziare le aziende di dispositivi medici e med-tech. Presente nel settore sanitario da oltre un decennio, ha contribuito a portare sul mercato dispositivi innovativi di imaging diagnostico, chirurgia robotica e monitoraggio dei pazienti.
Nel 2018 il produttore di unità di elaborazione ha lanciato la sua piattaforma Ai Clara, progettata per aumentare l’imaging medico e la genomica. Un anno dopo ha presentato un kit di strumenti per radiologi per aiutare nella classificazione delle immagini. Nel 2019 ha iniziato a esplorare l’apprendimento nell’assistenza sanitaria, un metodo di addestramento che utilizza l’intelligenza artificiale e incentrato sulla privacy.
Da allora Nvidia ha fatto passi da gigante nel settore sanitario. La sua incursione nel settore sanitario nel 2021 ha comportato una partnership con l’Università di Harvard per lo sviluppo di un toolkit di ricerca sul genoma basato sull’IA. Si dice addirittura che sia in grado di sequenziare un intero genoma in trenta minuti. La previsione è che la società continui a focalizzarsi sull’architettura per potenziare i dispositivi medici e le aziende med-tech con l’obiettivo di diventare il fornitore di riferimento del settore.