SIAARTI, inaugurato il nuovo centro high tech per anestesisti e rianimatori
È la nuova sede romana della Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) che ospita il primo centro di simulazione italiano. Gli oltre 11.000 soci SIAARTI avranno a disposizione una sala da 80 posti corredata da un ledwall di oltre 8mq ad alta definizione, due sale di simulazione ad alta fedeltà con regia dedicata, una sala debriefing e una sala task-trainer, arricchita da 7 postazioni. La nuova sede mette a disposizione degli anestesisti-rianimatori una offerta formativa di oltre 120 corsi l’anno, strutturati in percorsi formativi che si articolano nelle sfere di competenza della Società: Anestesia e Medicina Perioperatoria, Rianimazione e Terapia Intensiva, Emergenza e Urgenza Intra ed Extra Ospedaliera, Terapia del Dolore e Cure Palliative in ambito adulto e pediatrico.
Esperienza ad alta fedeltà
L’iniziativa vuole anche sottolineare l’importanza della simulazione che rappresenta una valida strategia per insegnare, apprendere e valutare le abilità cliniche a diversi livelli di formazione: universitaria, post-lauream e permanente. La formazione in simulazione ha un impatto positivo su studenti, medici in formazione, professionisti e aziende sanitarie e si propone di migliorare la qualità dell’assistenza e garantire la sicurezza del paziente. I diversi scenari clinici vengono infatti ‘ricreati’ presso un centro di simulazione, luogo fisico che dispone di risorse necessarie per implementare una esperienza clinica simulata ‘ad alta fedeltà’ che si avvicini il più possibile alla realtà. Il livello di fedeltà è determinato dall’ambiente, dai materiali e dalle attrezzature utilizzate. La simulazione fornisce un bagaglio di esperienze da cui attingere, a rischio zero per il paziente, che contribuisce a rafforzare le dinamiche dei gruppi e delle organizzazioni sanitarie, con un positivo impatto sui processi di cura.
“Durante la pandemia – ha detto il Ministro della Salute, Orazio Schillaci – anestesisti, rianimatori, intensivisti hanno dato prova di saper affrontare situazioni emergenziali ed eccezionali. Siete stati la prima linea nel contrasto al Covid- 19, avete mostrato resilienza nel fronteggiare una patologia nuova e capacità di adattamento ai necessari cambiamenti organizzativi che hanno interessato i vostri reparti, avete acquisito ulteriori competenze e abilità tecniche che, anche attraverso questo percorso, trametterete a studenti e colleghi più giovani”.
La nuova sede e del centro di simulazione e formazione medica, ha continuato l’esponente del Governo, “consentirà a tanti giovani di vivere un’esperienza formativa per imparare, anche dall’errore, senza alcun rischio per il paziente. Il valore della simulazione risiede proprio nel permettere, come ricorda il manuale sulla sicurezza delle cure dell’Organizzazione mondiale della sanità del 2011, di soddisfare il crescente bisogno etico di evitare danni al paziente“. Questa opportunità formativa, ha inoltre dichiarato Schillaci, “risponde all’esigenza, sperimentata e ricercata per secoli, di individuare condizioni che consentono di acquisire competenze senza rischi per i pazienti e contribuisce, sotto diversi aspetti, alla qualità dell’assistenza, incidendo in particolare sulla riduzione degli eventi avversi“.